La proposta della Commissione di varare uno Statuto di Società europea avanzata all’inizio degli anni ‘80 ha rappresentato nel processo di formazione di norme europee in materia di diritto societario una delle tappe più ostiche per l’opposizione della gran parte dei governi nazionali. Né il tema aveva trovato sostegno presso gli studiosi di diritto societario e di diritto del lavoro per la ragione, fra le più importanti, che gli originari progetti nel lanciare un modello giuridico di s.p.a. a carattere transnazionale inserivano l’obbligatoria partecipazione dei lavoratori negli organi di governo della medesima dando così vita ad un schema societario transnazionale per lo più estraneo agli ordinamenti interni della maggior parte degli Stati CE. Alla fine degli anni ’90 il dibattito istituzionale ed anche quello scientifico sul tema appare cambiato: il lancio da parte della Commissione di un nuovo progetto che, pur ispirandosi all’ originaria proposta, offriva agli Stati la possibilità di scelta tra più modelli di partecipazione dei lavoratori alla gestione della s.p.a. europea, incontrava il sostegno delle istituzioni CE e degli Stati. Il saggio nell’ esaminare i punti principali della disciplina relativa alla struttura giuridica della s.p.a. europea e agli strumenti di partecipazione “organica” dei lavoratori, approfondisce le ragioni del mutato atteggiamento nei confronti della nuova proposta della Commissione. E ciò con riferimento sia ad elementi di natura giuridica interni al sistema CE che hanno portato al mutato clima d’opinione nei confronti del ruolo dei lavoratori nella gestione dell’impresa (l’evoluzione della competenza CE in materia di politica sociale a seguito dell’Atto unico europeo, la graduale formazione di un diritto sociale europeo, l’attribuzione alla CE di competenze in materia di occupazione in virtù del Trattato di Amsterdam) sia ai fattori “esogeni” al sistema CE attinenti soprattutto all’evoluzione degli ordinamenti interni verso modelli partecipativi dei lavoratori integrati nella stessa struttura societaria dell’impresa.

Lo Statuto di Società europea e la partecipazione dei lavoratori

MARLETTA CALIRI, Lucia
2003-01-01

Abstract

La proposta della Commissione di varare uno Statuto di Società europea avanzata all’inizio degli anni ‘80 ha rappresentato nel processo di formazione di norme europee in materia di diritto societario una delle tappe più ostiche per l’opposizione della gran parte dei governi nazionali. Né il tema aveva trovato sostegno presso gli studiosi di diritto societario e di diritto del lavoro per la ragione, fra le più importanti, che gli originari progetti nel lanciare un modello giuridico di s.p.a. a carattere transnazionale inserivano l’obbligatoria partecipazione dei lavoratori negli organi di governo della medesima dando così vita ad un schema societario transnazionale per lo più estraneo agli ordinamenti interni della maggior parte degli Stati CE. Alla fine degli anni ’90 il dibattito istituzionale ed anche quello scientifico sul tema appare cambiato: il lancio da parte della Commissione di un nuovo progetto che, pur ispirandosi all’ originaria proposta, offriva agli Stati la possibilità di scelta tra più modelli di partecipazione dei lavoratori alla gestione della s.p.a. europea, incontrava il sostegno delle istituzioni CE e degli Stati. Il saggio nell’ esaminare i punti principali della disciplina relativa alla struttura giuridica della s.p.a. europea e agli strumenti di partecipazione “organica” dei lavoratori, approfondisce le ragioni del mutato atteggiamento nei confronti della nuova proposta della Commissione. E ciò con riferimento sia ad elementi di natura giuridica interni al sistema CE che hanno portato al mutato clima d’opinione nei confronti del ruolo dei lavoratori nella gestione dell’impresa (l’evoluzione della competenza CE in materia di politica sociale a seguito dell’Atto unico europeo, la graduale formazione di un diritto sociale europeo, l’attribuzione alla CE di competenze in materia di occupazione in virtù del Trattato di Amsterdam) sia ai fattori “esogeni” al sistema CE attinenti soprattutto all’evoluzione degli ordinamenti interni verso modelli partecipativi dei lavoratori integrati nella stessa struttura societaria dell’impresa.
2003
88-348-3383-X
Società europea ; lavoratori; partecipazione; diritto societario; diritto comunitario
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