Dopo la propretura di Verre, la Sicilia continuò ad inviare a Roma il grano proveniente dal pagamento delle decime e quello ottenuto tramite gli acquisti forzosi. Due eventi, tuttavia, determinarono la temporanea interruzione degli invii frumentari: in primo luogo, la concessione della cittadinanza romana, che comportò probabilmente la soppressione delle decime ma che fu ben presto revocata; in secondo luogo, il blocco navale messo in atto da Sesto Pompeo durante l’occupazione dell’isola, che ostacolò il corretto funzionamento della macchina annonaria. Ma dopo la battaglia di Nauloco, la Sicilia riprese ad inviare grano a Roma, quasi certamente sotto forma di decime, almeno fino al 30 a.C.
Considerazioni sul ruolo annonario della Sicilia tra il 69 e il 30 a.C.
SORACI, CRISTINA
2009-01-01
Abstract
Dopo la propretura di Verre, la Sicilia continuò ad inviare a Roma il grano proveniente dal pagamento delle decime e quello ottenuto tramite gli acquisti forzosi. Due eventi, tuttavia, determinarono la temporanea interruzione degli invii frumentari: in primo luogo, la concessione della cittadinanza romana, che comportò probabilmente la soppressione delle decime ma che fu ben presto revocata; in secondo luogo, il blocco navale messo in atto da Sesto Pompeo durante l’occupazione dell’isola, che ostacolò il corretto funzionamento della macchina annonaria. Ma dopo la battaglia di Nauloco, la Sicilia riprese ad inviare grano a Roma, quasi certamente sotto forma di decime, almeno fino al 30 a.C.File | Dimensione | Formato | |
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