Il saggio si propone di indagare il mito e la figura di Grigorij Rasputin attraverso il prisma del discorso della sua seduzione. Indiscusso protagonista della storia e della cultura non solo russa, Rasputin è oggetto di numerosissime narrazioni e declinazioni letterarie, paraletterarie, cinematografiche o, se vogliamo, pop, dall’inizio del XX secolo fino ai giorni nostri. Il paradigma consolidatosi nell’immaginario comune viene tuttavia in parte smentito dalla scrittura femminile delle “vittime” rasputiniane (l’Imperatrice Aleksandra, la “scrittrice erotomane” Vera Žukovskaja, l’umorista Tėffi), che tracciano il ritratto di un monaco-seduttore, suo malgrado, mancato.
C. Olivieri, Rasputin: monaco e seduttore suo malgrado
C. Olivieri
2024-01-01
Abstract
Il saggio si propone di indagare il mito e la figura di Grigorij Rasputin attraverso il prisma del discorso della sua seduzione. Indiscusso protagonista della storia e della cultura non solo russa, Rasputin è oggetto di numerosissime narrazioni e declinazioni letterarie, paraletterarie, cinematografiche o, se vogliamo, pop, dall’inizio del XX secolo fino ai giorni nostri. Il paradigma consolidatosi nell’immaginario comune viene tuttavia in parte smentito dalla scrittura femminile delle “vittime” rasputiniane (l’Imperatrice Aleksandra, la “scrittrice erotomane” Vera Žukovskaja, l’umorista Tėffi), che tracciano il ritratto di un monaco-seduttore, suo malgrado, mancato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.