Lo scritto affronta il problema del giudicato amministrativo in contrasto con le pronunce della Corte di giustizia onde verificare possibilità di modifiche dell'ordinamento processuale italiano in funzione di rimedio, pur preservando il principio costituzionale della pluralità delle giurisdizioni, ritenuto fondamentale dalla Corte costituzionale. In tale ottica, non è considerato plausibile il ricorso in Cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione, secondo le conclusioni già raggiunte sul punto dalla Consulta. Rimedio più adeguato appare piuttosto la futura estensione della revocazione, oltre i limiti in cui la recente riforma del processo civile (c.d Cartabia) ha contenuto la nuova ipotesi di c.d. revocazione europea.
Il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia, il dialogo "a distanza" con la Corte costituzionale e i possibili rimedi al giudicato amministrativo in contrasto con il diritto europeo. Notazioni su tre casi recenti, a partire dalla vicenda "Randstad".
ADRIANA CIANCIO
2024-01-01
Abstract
Lo scritto affronta il problema del giudicato amministrativo in contrasto con le pronunce della Corte di giustizia onde verificare possibilità di modifiche dell'ordinamento processuale italiano in funzione di rimedio, pur preservando il principio costituzionale della pluralità delle giurisdizioni, ritenuto fondamentale dalla Corte costituzionale. In tale ottica, non è considerato plausibile il ricorso in Cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione, secondo le conclusioni già raggiunte sul punto dalla Consulta. Rimedio più adeguato appare piuttosto la futura estensione della revocazione, oltre i limiti in cui la recente riforma del processo civile (c.d Cartabia) ha contenuto la nuova ipotesi di c.d. revocazione europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.