The research falls within the building recovery issues in which the basic concept of knowledge is accompanied by the interpretation of the existing, with perceptive and constructive reading keys, aiming to the restoration project. The question is to see the architectural object in its material, formal, typological and constructive complexities, in its transformations and tampering. In this case is certainly useful to conduct an analysis based on the concept of “bond”, in its constructive aspects, morphological, perceptual, cultural and environmental. The study case is the Mother Church of Gibellina, example of architectural planning post-earthquake. The church that L. Quaroni designed in 1972 was completed in 1992 and, after only two years, has suffered the collapse of ceiling. The research aims to identify a new cover to close the building, according to a necessary compatibility historical, material, environmental, construction and formal. In this sense come into play important variables related to the collapse of the original cover, the following abandoning of the architectural object and its global deterioration. The study aims to create the new coverage with several advanced technologies, taking into account the necessary functional adaptation of the church and the need for improved usability and walking fluency of the building and its surroundings in order to highlight the points of ideological and physical contact with the city and its territory.

La ricerca si inquadra nelle tematiche del recupero edilizio in cui al concetto fondamentale di conoscenza si affianca quello della interpretazione dell’esistente, in chiave sia costruttiva che percettiva, finalizzata all’intervento. Si tratta cioè di vedere l’oggetto architettonico nella sua complessità materica, formale, tipologica, costruttiva, nelle sue trasformazioni e manomissioni. In questo è di sicura utilità l’analisi fondata sul concetto di vincolo, nei suoi aspetti costruttivo, morfologico, percettivo, culturale e ambientale. Il caso studio è la chiesa Madre di Gibellina, alto esempio di progettazione architettonica post-sisma. La chiesa che L. Quaroni ha progettato nel 1972 è stata completata nel 1992 e, solo due anni dopo, ha subito il crollo della copertura. La ricerca intende individuare una nuova copertura a chiusura dell’edificio, in funzione di una necessaria compatibilità storica, materica, ambientale, costruttiva e formale. In questo senso entrano in gioco importanti variabili relative al crollo della copertura originaria, all’abbandono dell’oggetto architettonico, al suo deterioramento. Lo studio si pone l’obiettivo di creare la nuova copertura con tecnologie diverse ed avanzate, tenendo conto del necessario adeguamento funzionale della chiesa e del miglioramento delle esigenze di fruibilità e percorribilità dell’edificio e del suo intorno, al fine di evidenziare i punti di contatto fisico ed ideologico con la città e il suo territorio.

LA RICOSTRUZIONE NELLA RICOSTRUZIONE. UNA IPOTESI PER LA COPERTURA DELLA CHIESA MADRE DI GIBELLINA (TP)

CANTONE, FERNANDA;
2009-01-01

Abstract

The research falls within the building recovery issues in which the basic concept of knowledge is accompanied by the interpretation of the existing, with perceptive and constructive reading keys, aiming to the restoration project. The question is to see the architectural object in its material, formal, typological and constructive complexities, in its transformations and tampering. In this case is certainly useful to conduct an analysis based on the concept of “bond”, in its constructive aspects, morphological, perceptual, cultural and environmental. The study case is the Mother Church of Gibellina, example of architectural planning post-earthquake. The church that L. Quaroni designed in 1972 was completed in 1992 and, after only two years, has suffered the collapse of ceiling. The research aims to identify a new cover to close the building, according to a necessary compatibility historical, material, environmental, construction and formal. In this sense come into play important variables related to the collapse of the original cover, the following abandoning of the architectural object and its global deterioration. The study aims to create the new coverage with several advanced technologies, taking into account the necessary functional adaptation of the church and the need for improved usability and walking fluency of the building and its surroundings in order to highlight the points of ideological and physical contact with the city and its territory.
2009
978-88-6055-460-4
La ricerca si inquadra nelle tematiche del recupero edilizio in cui al concetto fondamentale di conoscenza si affianca quello della interpretazione dell’esistente, in chiave sia costruttiva che percettiva, finalizzata all’intervento. Si tratta cioè di vedere l’oggetto architettonico nella sua complessità materica, formale, tipologica, costruttiva, nelle sue trasformazioni e manomissioni. In questo è di sicura utilità l’analisi fondata sul concetto di vincolo, nei suoi aspetti costruttivo, morfologico, percettivo, culturale e ambientale. Il caso studio è la chiesa Madre di Gibellina, alto esempio di progettazione architettonica post-sisma. La chiesa che L. Quaroni ha progettato nel 1972 è stata completata nel 1992 e, solo due anni dopo, ha subito il crollo della copertura. La ricerca intende individuare una nuova copertura a chiusura dell’edificio, in funzione di una necessaria compatibilità storica, materica, ambientale, costruttiva e formale. In questo senso entrano in gioco importanti variabili relative al crollo della copertura originaria, all’abbandono dell’oggetto architettonico, al suo deterioramento. Lo studio si pone l’obiettivo di creare la nuova copertura con tecnologie diverse ed avanzate, tenendo conto del necessario adeguamento funzionale della chiesa e del miglioramento delle esigenze di fruibilità e percorribilità dell’edificio e del suo intorno, al fine di evidenziare i punti di contatto fisico ed ideologico con la città e il suo territorio.
RECUPERO; PRESTAZIONI; ELEMENTO TECNICO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/64520
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