Pubblicato nel numero di luglio 1918 della rivista Chūō kōron, Shimon (Impronte) è considerato generalmente un racconto che precorre la popolarità del romanzo di investigazione giapponese degli anni ’20. Il protagonista, Watashi, narra in prima persona le vicende in cui lo ha coinvolto RN, un amico tornato oppiomane da un lungo soggiorno in Europa e che si trova coinvolto in un caso di omicidio. RN indaga per dimostrare la propria innocenza basandosi sulle impronte digitali lasciate dal presunto assassino su un orologio. Pur sottolineando la dimensione visionaria e l’importanza dell’immaginario cinematografico nella struttura del racconto, la letteratura critica ha generalmente riconosciuto in Shimon le qualità del romanzo di investigazione. Tuttavia, rispetto agli elementi tipici del giallo (delitto, indagine e soluzione), in questo studio si proverà a illustrare che il racconto si conclude solo con una apparente soluzione. Si vorrà quindi integrare gli studi pregressi proponendo una riflessione circa le tematiche identitarie che convergono sulla figura di RN, attraverso collegamenti con altri racconti che Satō Haruo scrisse nello stesso periodo.

Questioni identitarie intorno al racconto Shimon (Impronte, 1918) di Satō Haruo: doppelgänger, oppio e impronte digitali.

Luca Capponcelli
2024-01-01

Abstract

Pubblicato nel numero di luglio 1918 della rivista Chūō kōron, Shimon (Impronte) è considerato generalmente un racconto che precorre la popolarità del romanzo di investigazione giapponese degli anni ’20. Il protagonista, Watashi, narra in prima persona le vicende in cui lo ha coinvolto RN, un amico tornato oppiomane da un lungo soggiorno in Europa e che si trova coinvolto in un caso di omicidio. RN indaga per dimostrare la propria innocenza basandosi sulle impronte digitali lasciate dal presunto assassino su un orologio. Pur sottolineando la dimensione visionaria e l’importanza dell’immaginario cinematografico nella struttura del racconto, la letteratura critica ha generalmente riconosciuto in Shimon le qualità del romanzo di investigazione. Tuttavia, rispetto agli elementi tipici del giallo (delitto, indagine e soluzione), in questo studio si proverà a illustrare che il racconto si conclude solo con una apparente soluzione. Si vorrà quindi integrare gli studi pregressi proponendo una riflessione circa le tematiche identitarie che convergono sulla figura di RN, attraverso collegamenti con altri racconti che Satō Haruo scrisse nello stesso periodo.
2024
9788849157888
Doppelganger, romanzo di investigazione, cinema, inconscio, fantasmagoria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/647434
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