Il profilo della società contemporanea è caratterizzato da paure e insicurezze tentacolari, impalpabili e diffuse, il che può rendere interessante interrogarsi su come le giovani generazioni vivono lo spazio urbano, su quanto si fanno contaminare dal respiro freddo della paura al punto da vivere anche il territorio della propria città come pericoloso. È questo l’intento del saggio dove si propone una riflessione su come vivono l’insicurezza urbana i giovani/giovani-adulti soffermandosi sull’effetto delle paure subìte, ma anche sul rapporto complesso con gli spazi pubblici e sulla ricerca del rischio quale occasione di piacevole trasgressione. I giovani come lente attraverso la quale leggere l’ubiquità dell’insicurezza urbana, ovvero la sua dimensione ansiogena e quella rischiosa. La riflessione si sofferma su 1.601 giovani ed il rapporto con le paure vissute/percepite avvalendosi di un questionario somministrato, nel 2004, in otto città italiane (Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Verona), ad un campione in età compresa tra i 25 ed i 34 anni. Nell’approfondire l’analisi sull’insicurezza dei giovani nel vissuto urbano è sembrato opportuno tentare una distinzione degli intervistati facendo riferimento ad una differenziazione proposta da Sigmund Freud per esplicitare la reazione del soggetto di fronte a situazioni di pericolo. Si è scelto, pertanto, di stratificare il campione distinguendo fra: “intimoriti”, “allarmati” e “angosciati”. Tre profili espressione di altrettanti stati cognitivi, non mutuamente esclusivi, vissuti dai giovani nelle otto città sopracitate che permettono di cogliere alcune differenze abbastanza significative all’interno del campione. Il saggio prosegue con un’analisi del vissuto notturno dei giovani negli scenari urbani che segna una sorta di “riappropriazione” della città anche attraverso una ricerca di pratiche rischiose che procurano una forte eccitazione dimostrando quanto i giovani possano anche subire la “fascinazione della paura”.

Vivere l'insicurezza. I giovani e lo spazio urbano

COLLOCA, CARLO
2011-01-01

Abstract

Il profilo della società contemporanea è caratterizzato da paure e insicurezze tentacolari, impalpabili e diffuse, il che può rendere interessante interrogarsi su come le giovani generazioni vivono lo spazio urbano, su quanto si fanno contaminare dal respiro freddo della paura al punto da vivere anche il territorio della propria città come pericoloso. È questo l’intento del saggio dove si propone una riflessione su come vivono l’insicurezza urbana i giovani/giovani-adulti soffermandosi sull’effetto delle paure subìte, ma anche sul rapporto complesso con gli spazi pubblici e sulla ricerca del rischio quale occasione di piacevole trasgressione. I giovani come lente attraverso la quale leggere l’ubiquità dell’insicurezza urbana, ovvero la sua dimensione ansiogena e quella rischiosa. La riflessione si sofferma su 1.601 giovani ed il rapporto con le paure vissute/percepite avvalendosi di un questionario somministrato, nel 2004, in otto città italiane (Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Verona), ad un campione in età compresa tra i 25 ed i 34 anni. Nell’approfondire l’analisi sull’insicurezza dei giovani nel vissuto urbano è sembrato opportuno tentare una distinzione degli intervistati facendo riferimento ad una differenziazione proposta da Sigmund Freud per esplicitare la reazione del soggetto di fronte a situazioni di pericolo. Si è scelto, pertanto, di stratificare il campione distinguendo fra: “intimoriti”, “allarmati” e “angosciati”. Tre profili espressione di altrettanti stati cognitivi, non mutuamente esclusivi, vissuti dai giovani nelle otto città sopracitate che permettono di cogliere alcune differenze abbastanza significative all’interno del campione. Il saggio prosegue con un’analisi del vissuto notturno dei giovani negli scenari urbani che segna una sorta di “riappropriazione” della città anche attraverso una ricerca di pratiche rischiose che procurano una forte eccitazione dimostrando quanto i giovani possano anche subire la “fascinazione della paura”.
2011
978-88-207-5457-0
città; giovani; paure; rischio; mobilità; teoria degli sciami
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/64872
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