La riflessione trae origine dalla considerazione dell’oblio come condizione indispensabile alla costruzione del ricordo, come coltre di ovatta che, ricoprendo parte dei ricordi, lascia emergere quelle parti di memoria più nettamente incise nella coscienza. La stessa operazione di conservazione del patrimonio si fonda sulla condizione dell’oblio, sulla consapevolezza della distanza fra presente e passato, sulla coscienza della perdita di parte delle maglie della catena del tempo. Il questo senso l’oblio è ciò che permette al presente di continuare a produrre una storia che non sia solo accumulazione di dati, ma anche interpretazione critica del passato; nello stesso tempo la memoria non rimane materia inerte, ma diviene atto consapevole di trasmissione, arricchimento e, se si vuole, re-invenzione (cioè ritrovamento) delle testimonianze della storia.
La conservazione dei significati fra memoria ed oblio
VITALE, MARIA
1999-01-01
Abstract
La riflessione trae origine dalla considerazione dell’oblio come condizione indispensabile alla costruzione del ricordo, come coltre di ovatta che, ricoprendo parte dei ricordi, lascia emergere quelle parti di memoria più nettamente incise nella coscienza. La stessa operazione di conservazione del patrimonio si fonda sulla condizione dell’oblio, sulla consapevolezza della distanza fra presente e passato, sulla coscienza della perdita di parte delle maglie della catena del tempo. Il questo senso l’oblio è ciò che permette al presente di continuare a produrre una storia che non sia solo accumulazione di dati, ma anche interpretazione critica del passato; nello stesso tempo la memoria non rimane materia inerte, ma diviene atto consapevole di trasmissione, arricchimento e, se si vuole, re-invenzione (cioè ritrovamento) delle testimonianze della storia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.