Il saggio tratta dell’amministrazione della giustizia in un grande stato feudale siciliano tra XV e XVIII secolo. Esso affronta la storia delle istituzioni giudiziarie, della prassi dei tribunali e dell’amministrazione della giustizia. L’esercizio del mero e misto imperio, con i tre gradi di giurisdizione civile e criminale (pari ai poteri della Magna Curia della capitale dell’isola) fu uno dei privilegi della contea di Modica. La Gran Corte di giustizia ebbe così un ordinamento autonomo e parallelo a quello della Gran Corte di Palermo. Tale privilegio, rilasciato nel 1392 a Bernat Cabrera, fu rimesso in discussione più volte e per i motivi più vari nel corso dei secoli, ma il patriziato locale seppe difenderlo con forza, anche perché esso costituiva un eccezionale cursus honorum per il ceto dirigente. Quando, a metà Seicento, su richiesta del senato palermitano, il vicerè pensò di revocare questo privilegio, il famoso giurista catanese Mario Cutelli fu incaricato dal governatore della Contea per difendere l’esistenza della Gran Corte modicana, sostenendo l’importanza di un presidio di legalità a garanzia dei “buoni costumi” di quello stato feudale. Tale tradizione giuridica modicana sopravvisse alla fine della feudalità, travasandosi nelle nuove istituzioni giudiziarie sorte dalle ceneri dell’antico regime. Al di là delle vicende istituzionali, lo studio del sistema giudiziario della contea serve da lente di ingrandimento per esaminare l’ampio ventaglio di fenomeni politici, economici e sociali ad esso collegati, che vanno dalla microstoria locale ai rapporti con Palermo e Madrid. La documentazione archivistica consente di illuminare la tipologia dei reati più frequenti, il profilo delle categorie sociali più inclini a delinquere, la condizione carceraria, la formazione delle biblioteche e la circolazione dei testi di diritto, l’avanzata della borghesia legata alle professioni giuridiche, l’urgere di fermenti politici e sociali dietro le riforme della giustizia.

La bilancia di Atena. Per una storia delle istituzioni giudiziarie della Contea

BARONE, Giuseppe
2006-01-01

Abstract

Il saggio tratta dell’amministrazione della giustizia in un grande stato feudale siciliano tra XV e XVIII secolo. Esso affronta la storia delle istituzioni giudiziarie, della prassi dei tribunali e dell’amministrazione della giustizia. L’esercizio del mero e misto imperio, con i tre gradi di giurisdizione civile e criminale (pari ai poteri della Magna Curia della capitale dell’isola) fu uno dei privilegi della contea di Modica. La Gran Corte di giustizia ebbe così un ordinamento autonomo e parallelo a quello della Gran Corte di Palermo. Tale privilegio, rilasciato nel 1392 a Bernat Cabrera, fu rimesso in discussione più volte e per i motivi più vari nel corso dei secoli, ma il patriziato locale seppe difenderlo con forza, anche perché esso costituiva un eccezionale cursus honorum per il ceto dirigente. Quando, a metà Seicento, su richiesta del senato palermitano, il vicerè pensò di revocare questo privilegio, il famoso giurista catanese Mario Cutelli fu incaricato dal governatore della Contea per difendere l’esistenza della Gran Corte modicana, sostenendo l’importanza di un presidio di legalità a garanzia dei “buoni costumi” di quello stato feudale. Tale tradizione giuridica modicana sopravvisse alla fine della feudalità, travasandosi nelle nuove istituzioni giudiziarie sorte dalle ceneri dell’antico regime. Al di là delle vicende istituzionali, lo studio del sistema giudiziario della contea serve da lente di ingrandimento per esaminare l’ampio ventaglio di fenomeni politici, economici e sociali ad esso collegati, che vanno dalla microstoria locale ai rapporti con Palermo e Madrid. La documentazione archivistica consente di illuminare la tipologia dei reati più frequenti, il profilo delle categorie sociali più inclini a delinquere, la condizione carceraria, la formazione delle biblioteche e la circolazione dei testi di diritto, l’avanzata della borghesia legata alle professioni giuridiche, l’urgere di fermenti politici e sociali dietro le riforme della giustizia.
2006
8888659099
GIUSTIZIA; POTERE; ISTITUZIONI
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/65389
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