Dopo l'edizione del Fiore e del Detto a cura di Gianfranco Contini, la critica ha avvalorato un riavvicinamento al testo tradito. Ma un atteggiamento assolutorio nei confronti dell'amanuense è altrettanto fallace di una strategia del sospetto esercitata sistematicamente a suo carico. Formisano avverte giustamente che una prassi più conservativa, specie se si coniuga con il rifiuto dell'attribuzione a Dante, può rivelarsi essa stessa non neutrale. La sua edizione riesce a conservare un equilibrio tra spinte opposte; e rilancia la paternità dantesca con sostanziosi argomenti.

Recensione a DANTE ALIGHIERI, Le Opere, vol. VII, Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi, t. I. Il Fiore e il Detto d'Amore, a cura di FORMISANO L

CRISTALDI, Sergio Alfio Maria
2015-01-01

Abstract

Dopo l'edizione del Fiore e del Detto a cura di Gianfranco Contini, la critica ha avvalorato un riavvicinamento al testo tradito. Ma un atteggiamento assolutorio nei confronti dell'amanuense è altrettanto fallace di una strategia del sospetto esercitata sistematicamente a suo carico. Formisano avverte giustamente che una prassi più conservativa, specie se si coniuga con il rifiuto dell'attribuzione a Dante, può rivelarsi essa stessa non neutrale. La sua edizione riesce a conservare un equilibrio tra spinte opposte; e rilancia la paternità dantesca con sostanziosi argomenti.
2015
Dante; Fiore; Detto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/66494
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