An analysis of the establishment of the main public museum in Catania, extractum of the thesis ‘La Catania dei musei. Indagine museologica sul patrimonio culturale della città etnea’ conducted with Professor Nadia Barrella at the Scuola di Specializzazione in beni storici artistici dell'Università degli studi di Macerata, academic year 2012-2013. This is followed by a focus on two separate contributions dedicated to medieval and 15th-century works pertaining to the oldest collections, on the relationship between the context of belonging and the host context, i.e. the dynamics of decontextualisation and resemantisation that necessarily accompany the transfer from the ‘original container’ to the collection and from the collection to the museum. Related to this process is the transformation of their use, their perception and the public that enjoys them, starting from profoundly different needs. Art-historical research, shedding light on the possible chronological and cultural scope of relevance, is the only possible way to heal a caesura intrinsic to collecting itself. Translated with DeepL.com (free version)

Un'analisi della costituzione del principale museo pubblico catanese, extractum della tesi "La Catania dei musei. Indagine museologica sul patrimonio culturale della città etnea" condotta con la professoressa Nadia Barrella presso la Scuola di Specializzazione in beni storici artistici dell’Università degli studi di Macerata, anno accademico 2012-2013. Segue un focus su due distinti contributi dedicati ad opere medievali e quattrocentesche pertinenti alle collezioni più antiche, sul rapporto tra contesto di appartenenza e contesto ospite, ovvero sulle dinamiche di decontestualizzazione e risemantizzazione che ne accompagnano necessariamente il travaso dal “contenitore originario” alla collezione e dalla collezione al museo. A tale processo è correlata la trasformazione del loro uso, della loro percezione e del pubblico che ne fruisce a partire da esigenze profondamente diverse. La ricerca storico-artistica, facendo luce sul possibile ambito cronologico e culturale di pertinenza, rappresenta l’unica via possibile per sanare una cesura intrinseca alla stessa azione collezionistica.

Il Museo Civico di Castello Ursino: questioni di contesto

Antonio Agostini
2017-01-01

Abstract

An analysis of the establishment of the main public museum in Catania, extractum of the thesis ‘La Catania dei musei. Indagine museologica sul patrimonio culturale della città etnea’ conducted with Professor Nadia Barrella at the Scuola di Specializzazione in beni storici artistici dell'Università degli studi di Macerata, academic year 2012-2013. This is followed by a focus on two separate contributions dedicated to medieval and 15th-century works pertaining to the oldest collections, on the relationship between the context of belonging and the host context, i.e. the dynamics of decontextualisation and resemantisation that necessarily accompany the transfer from the ‘original container’ to the collection and from the collection to the museum. Related to this process is the transformation of their use, their perception and the public that enjoys them, starting from profoundly different needs. Art-historical research, shedding light on the possible chronological and cultural scope of relevance, is the only possible way to heal a caesura intrinsic to collecting itself. Translated with DeepL.com (free version)
2017
8893411563
Un'analisi della costituzione del principale museo pubblico catanese, extractum della tesi "La Catania dei musei. Indagine museologica sul patrimonio culturale della città etnea" condotta con la professoressa Nadia Barrella presso la Scuola di Specializzazione in beni storici artistici dell’Università degli studi di Macerata, anno accademico 2012-2013. Segue un focus su due distinti contributi dedicati ad opere medievali e quattrocentesche pertinenti alle collezioni più antiche, sul rapporto tra contesto di appartenenza e contesto ospite, ovvero sulle dinamiche di decontestualizzazione e risemantizzazione che ne accompagnano necessariamente il travaso dal “contenitore originario” alla collezione e dalla collezione al museo. A tale processo è correlata la trasformazione del loro uso, della loro percezione e del pubblico che ne fruisce a partire da esigenze profondamente diverse. La ricerca storico-artistica, facendo luce sul possibile ambito cronologico e culturale di pertinenza, rappresenta l’unica via possibile per sanare una cesura intrinseca alla stessa azione collezionistica.
Catania
Avorio
Museologia
Musei
Castello Ursino
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/666193
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