Credo che progettare sia una forma di trascrizione critica di una conoscenza personale del mondo. Una coscienza, soggettiva e autobiografica, che si fa carico di associare a ciò che già esiste una possibilità di sviluppo e di proiezione di futuro. Una visione, dunque, di un mondo che deve sempre cambiare per essere estensione di noi stessi e che è manifestazione di una volontà di presa di possesso dello spazio. Fabrizio Foti Cambiare il mondo sempre, si, ma per avvicinare la realtà un po' di più al suo intrinseco potenziale esprimibile, attraverso la ricerca di una perfezione irraggiungibile ma che inseguiamo incessantemente.
Ricognizioni. Immersioni nel reale. Trovare, trovarsi: Palazzolo Acreide
Foti F.
2025-01-01
Abstract
Credo che progettare sia una forma di trascrizione critica di una conoscenza personale del mondo. Una coscienza, soggettiva e autobiografica, che si fa carico di associare a ciò che già esiste una possibilità di sviluppo e di proiezione di futuro. Una visione, dunque, di un mondo che deve sempre cambiare per essere estensione di noi stessi e che è manifestazione di una volontà di presa di possesso dello spazio. Fabrizio Foti Cambiare il mondo sempre, si, ma per avvicinare la realtà un po' di più al suo intrinseco potenziale esprimibile, attraverso la ricerca di una perfezione irraggiungibile ma che inseguiamo incessantemente.File in questo prodotto:
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