Un'indagine sulla rappresentazione del paesaggio (prettamente libresco o caratterizzato da una sorta di evasività costitutiva) nelle poesie del "vecchio" Montale, da "Satura" agli "Altri versi".

Parole dell'atlante e lampi visti dal treno: il paesaggio sfuggente nell'ultimo Montale

Giuseppe Traina
2011-01-01

Abstract

Un'indagine sulla rappresentazione del paesaggio (prettamente libresco o caratterizzato da una sorta di evasività costitutiva) nelle poesie del "vecchio" Montale, da "Satura" agli "Altri versi".
2011
978-88-222-6109-0
Poesia; Paesaggio; Senilità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/67059
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