La crisi demografica del Sud è interpretabile all’interno del quadro della denatalità che investe buona parte del mondo occidentale e dei complessi fenomeni di mobilità interna e verso l’estero, verificatosi nel nostro paese. Allo stesso tempo, è un fenomeno che è necessario comprendere mirando alla specificità dei territori e ricostruendo le ragioni che inducono a emigrare. La scelta di partire è legata a una riduzione delle occasioni di lavoro e alla crisi economica ma anche a una crescita delle aspettative - specie delle fasce di popolazioni con maggior livello di istruzione – a una previsione circa il proprio futuro. Partendo da queste considerazioni generali, lo studio fornisce un contributo alla comprensione delle dinamiche che sono alla base dello spopolamento della Sicilia, specie delle sue aree interne, considerando il punto di vista delle associazioni che in quei territori operano e che sono, proprio per questo, osservatori privilegiati di quello che lì succede. La ricerca sul campo è preceduta dalla mappatura delle associazioni e dei movimenti, per lo più giovanili o coordinate da giovani adulti (19-35 anni), che attivamente si impegnano per favorire o supportare la partecipazione delle giovani generazioni nei processi di tutela e valorizzazione del territorio e, indirettamente, la scelta di rimanere nei luoghi dove gli stessi sono nati e cresciuti. Grazie a questa mappatura è stato possibile individuare sette associazioni, scelte sulla base di alcuni criteri che garantiscono un adeguato grado di rappresentatività tra aree territoriali della Sicilia e specificità tematiche. Si tratta di “South working”, “Rete Rifai”, “Libero Osservatorio territoriale Sud”, “Nun si parti”, “Si resti arrinesci” che insistono nel territorio di Palermo; “Questa è la mia terra” in provincia di Agrigento; “Tre 60 Lab” in provincia di Messina. Le idee, la storia e i progetti di queste realtà associative sono state raccolti attraverso interviste in profondità realizzate tra maggio e agosto 2024, con l’intento di indagare in che misura sia diffuso il senso di appartenenza al territorio di origine e se questo possa fungere da leva per responsabilizzare i giovani ad assumere un ruolo propositivo e non di rassegnazione verso il proprio futuro
CONTROCORRENTE. La sfida dell’associazionismo giovanile allo spopolamento del Sud
Rossana Sampugnaro
Primo
;
2025-01-01
Abstract
La crisi demografica del Sud è interpretabile all’interno del quadro della denatalità che investe buona parte del mondo occidentale e dei complessi fenomeni di mobilità interna e verso l’estero, verificatosi nel nostro paese. Allo stesso tempo, è un fenomeno che è necessario comprendere mirando alla specificità dei territori e ricostruendo le ragioni che inducono a emigrare. La scelta di partire è legata a una riduzione delle occasioni di lavoro e alla crisi economica ma anche a una crescita delle aspettative - specie delle fasce di popolazioni con maggior livello di istruzione – a una previsione circa il proprio futuro. Partendo da queste considerazioni generali, lo studio fornisce un contributo alla comprensione delle dinamiche che sono alla base dello spopolamento della Sicilia, specie delle sue aree interne, considerando il punto di vista delle associazioni che in quei territori operano e che sono, proprio per questo, osservatori privilegiati di quello che lì succede. La ricerca sul campo è preceduta dalla mappatura delle associazioni e dei movimenti, per lo più giovanili o coordinate da giovani adulti (19-35 anni), che attivamente si impegnano per favorire o supportare la partecipazione delle giovani generazioni nei processi di tutela e valorizzazione del territorio e, indirettamente, la scelta di rimanere nei luoghi dove gli stessi sono nati e cresciuti. Grazie a questa mappatura è stato possibile individuare sette associazioni, scelte sulla base di alcuni criteri che garantiscono un adeguato grado di rappresentatività tra aree territoriali della Sicilia e specificità tematiche. Si tratta di “South working”, “Rete Rifai”, “Libero Osservatorio territoriale Sud”, “Nun si parti”, “Si resti arrinesci” che insistono nel territorio di Palermo; “Questa è la mia terra” in provincia di Agrigento; “Tre 60 Lab” in provincia di Messina. Le idee, la storia e i progetti di queste realtà associative sono state raccolti attraverso interviste in profondità realizzate tra maggio e agosto 2024, con l’intento di indagare in che misura sia diffuso il senso di appartenenza al territorio di origine e se questo possa fungere da leva per responsabilizzare i giovani ad assumere un ruolo propositivo e non di rassegnazione verso il proprio futuroI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.