Il saggio punta l’accento sugli aspetti politico-istituzionali del decennio francese a Napoli e sul coevo esperimento costituzionale inglese in Sicilia relativamente alle istanze pedagogico-culturali finalizzate a formare la nuova società del “secolo borghese” e i suoi nuovi ceti: possidenti, commercianti, impiegati e “dotti”. A Napoli si elaboravano sistemi educativi “utopici”, seguiti dalle proposte più concrete dei napoleonidi per la riforma dell’istruzione primaria, secondaria e universitaria. In Sicilia tale problematica si riflette all’interno delle assemblee parlamentari del nuovo regime costituzionale di modello inglese e nei progetti presentati nel 1812. L’analisi della politica scolastica e universitaria contribuisce a sfatare il vecchio pregiudizio di un Meridione sonnolento a causa di una dinastia, quella dei Borbone, stantia e ancorata a moduli obsoleti. Con la Restaurazione Ferdinando I delle Due Sicilie diventava il sovrano di uno Stato meno nuovo di quanto una storiografia tradizionale abbia voluto dipingere, e non nel senso deteriore di una tradizione legata alla damnatio memoriae, ma perché in verità ricuciva i due capi di fil rouge che aveva avuto i suoi antecedenti nel riformismo meridionale settecentesco.
Le chiavi della pubblica felicità. Istruzione e formazione nel Mezzogiorno tra Rivoluzione e Restaurazione
RAFFAELE, Silvana;FRASCA, ELENA
2011-01-01
Abstract
Il saggio punta l’accento sugli aspetti politico-istituzionali del decennio francese a Napoli e sul coevo esperimento costituzionale inglese in Sicilia relativamente alle istanze pedagogico-culturali finalizzate a formare la nuova società del “secolo borghese” e i suoi nuovi ceti: possidenti, commercianti, impiegati e “dotti”. A Napoli si elaboravano sistemi educativi “utopici”, seguiti dalle proposte più concrete dei napoleonidi per la riforma dell’istruzione primaria, secondaria e universitaria. In Sicilia tale problematica si riflette all’interno delle assemblee parlamentari del nuovo regime costituzionale di modello inglese e nei progetti presentati nel 1812. L’analisi della politica scolastica e universitaria contribuisce a sfatare il vecchio pregiudizio di un Meridione sonnolento a causa di una dinastia, quella dei Borbone, stantia e ancorata a moduli obsoleti. Con la Restaurazione Ferdinando I delle Due Sicilie diventava il sovrano di uno Stato meno nuovo di quanto una storiografia tradizionale abbia voluto dipingere, e non nel senso deteriore di una tradizione legata alla damnatio memoriae, ma perché in verità ricuciva i due capi di fil rouge che aveva avuto i suoi antecedenti nel riformismo meridionale settecentesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.