Scopo di questo contributo è rileggere La terra trema dal punto di vista eccentrico della componente sonora, che concorre in maniera decisiva alla costruzione del senso del film e perciò impone di ripensare il rapporto tra il testo letterario di partenza e la sua traduzione cinematografica e di riconsiderarlo alla luce della tensione tra la poetica neorealista di Visconti e una scrittura filmica di segno diverso, volta alla trasposizione del mondo verghiano in una dimensione mitica. Da un lato si rileverà la centralità del paesaggio sonoro di Acitrezza nello spazio diegetico del film e si presterà particolare attenzione a tutti quegli eventi acustici che possono essere ricondotti a una nozione ‘estensiva’ di musica, da intendersi in senso antropologico come «il sonoro costruito, organizzato e concepito da una data cultura» (NATTIEZ, Musicologia generale e semiologia, 1989): dai canti popolari alle musiche strumentali di provenienza etnica, dalle ‘grida’ dei venditori alle enunciazioni discorsive retoricamente organizzate, laddove appaiono dotate di intrinseci valori melodici e ritmici. Dall’altro si constaterà come i pochi e scarni interventi orchestrali extradiegetici, che nei titoli di testa de La terra trema risultano ‘coordinati’ dallo stesso Visconti e da Willi Ferrero, trasmettano la posizione del regista nei confronti della vicenda rappresentata e come — grazie al commento musicale— la ‘presenza estetica’ dell’autore si manifesti nel film in modi estremamente complessi e sofisticati. Si valuteranno inoltre le implicazioni ‘sonore’ della stratificazione linguistica messa in atto ne La terra trema: dalla contrapposizione tra la suggestiva icasticità del dialetto e l’algida inespressività dell’italiano nello spazio diegetico del film alla singolare configurazione letteraria e all’ambigua funzione narrativa del commento affidato alla ‘voice over’. La prospettiva del ‘sonoro’ infine illumina di luce nuova il rapporto tra il film e il romanzo verghiano: si scoprirà che — nonostante il diverso approccio ideologico di Visconti — l’impronta di Verga sulla trasposizione cinematografica va ben al di là del tracciato narrativo e degli imprestiti puntualmente riscontrati dagli studiosi e investe la stessa visione del mondo del regista.

Rimediazioni letterarie e musicali in La terra trema

Graziella Seminara
2024-01-01

Abstract

Scopo di questo contributo è rileggere La terra trema dal punto di vista eccentrico della componente sonora, che concorre in maniera decisiva alla costruzione del senso del film e perciò impone di ripensare il rapporto tra il testo letterario di partenza e la sua traduzione cinematografica e di riconsiderarlo alla luce della tensione tra la poetica neorealista di Visconti e una scrittura filmica di segno diverso, volta alla trasposizione del mondo verghiano in una dimensione mitica. Da un lato si rileverà la centralità del paesaggio sonoro di Acitrezza nello spazio diegetico del film e si presterà particolare attenzione a tutti quegli eventi acustici che possono essere ricondotti a una nozione ‘estensiva’ di musica, da intendersi in senso antropologico come «il sonoro costruito, organizzato e concepito da una data cultura» (NATTIEZ, Musicologia generale e semiologia, 1989): dai canti popolari alle musiche strumentali di provenienza etnica, dalle ‘grida’ dei venditori alle enunciazioni discorsive retoricamente organizzate, laddove appaiono dotate di intrinseci valori melodici e ritmici. Dall’altro si constaterà come i pochi e scarni interventi orchestrali extradiegetici, che nei titoli di testa de La terra trema risultano ‘coordinati’ dallo stesso Visconti e da Willi Ferrero, trasmettano la posizione del regista nei confronti della vicenda rappresentata e come — grazie al commento musicale— la ‘presenza estetica’ dell’autore si manifesti nel film in modi estremamente complessi e sofisticati. Si valuteranno inoltre le implicazioni ‘sonore’ della stratificazione linguistica messa in atto ne La terra trema: dalla contrapposizione tra la suggestiva icasticità del dialetto e l’algida inespressività dell’italiano nello spazio diegetico del film alla singolare configurazione letteraria e all’ambigua funzione narrativa del commento affidato alla ‘voice over’. La prospettiva del ‘sonoro’ infine illumina di luce nuova il rapporto tra il film e il romanzo verghiano: si scoprirà che — nonostante il diverso approccio ideologico di Visconti — l’impronta di Verga sulla trasposizione cinematografica va ben al di là del tracciato narrativo e degli imprestiti puntualmente riscontrati dagli studiosi e investe la stessa visione del mondo del regista.
2024
9788855536547
Colonna sonora Musica diegetica Etnomusicologia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/672629
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