On the occasion of the military campaign waged between 546 and 548 A.D. by John Troglita, general of Emperor Justinian, against the tribes of Tripolitania and Numidia and celebrated by the poet Flavius Cresconius Corippus (VI A.D.), Mauritanian women, “black” and “horrible to behold,” were taken prisoner. This description, chromatically and negatively connoted, has now been attributed to antipagan hostility now to sympathetic commiseration now to “proto-racist” prejudices, but the reason for such a characterization is rather to be found in the peculiar position occupied by the Berber women on the war front, where they constituted, to all intents and purposes, very fearsome enemies, on a par with the male warriors.

In occasione della campagna militare condotta fra il 546 e il 548 d.C. da Giovanni Troglita, generale dell’imperatore Giustiniano, contro le tribù di Tripolitania e Numidia e celebrata dal poeta Flavio Cresconio Corippo (VI d.C.), furono fatte prigioniere le donne maure, “nere” e “orribili a vedersi”. Questa descrizione, cromaticamente e negativamente connotata, è stata ora attribuita a ostilità antipagana ora a partecipe commiserazione ora a pregiudizi “protorazzisti”, ma la ragione di una tale caratterizzazione va piuttosto ricercata nella peculiare posizione occupata dalle donne berbere sul fronte di guerra, dove esse costituivano, a tutti gli effetti, nemiche assai temibili, al pari dei guerrieri di sesso maschile.

“Prigioniere dalla carnagione scura”: le donne berbere nell’Africa giustinianea

Gaetano Arena
2025-01-01

Abstract

On the occasion of the military campaign waged between 546 and 548 A.D. by John Troglita, general of Emperor Justinian, against the tribes of Tripolitania and Numidia and celebrated by the poet Flavius Cresconius Corippus (VI A.D.), Mauritanian women, “black” and “horrible to behold,” were taken prisoner. This description, chromatically and negatively connoted, has now been attributed to antipagan hostility now to sympathetic commiseration now to “proto-racist” prejudices, but the reason for such a characterization is rather to be found in the peculiar position occupied by the Berber women on the war front, where they constituted, to all intents and purposes, very fearsome enemies, on a par with the male warriors.
2025
9788855536684
In occasione della campagna militare condotta fra il 546 e il 548 d.C. da Giovanni Troglita, generale dell’imperatore Giustiniano, contro le tribù di Tripolitania e Numidia e celebrata dal poeta Flavio Cresconio Corippo (VI d.C.), furono fatte prigioniere le donne maure, “nere” e “orribili a vedersi”. Questa descrizione, cromaticamente e negativamente connotata, è stata ora attribuita a ostilità antipagana ora a partecipe commiserazione ora a pregiudizi “protorazzisti”, ma la ragione di una tale caratterizzazione va piuttosto ricercata nella peculiare posizione occupata dalle donne berbere sul fronte di guerra, dove esse costituivano, a tutti gli effetti, nemiche assai temibili, al pari dei guerrieri di sesso maschile.
Mauritanians, VI AD, women’s condition, war, ethnography
Mauri, VI d.C., condizione femminile, guerra, etnografia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/672911
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