Il saggio analizza la trasformazione del principio di colpevolezza nella canonistica medievale (XIII–XV secolo), dal dolo come volontà cosciente, al progressivo riconoscimento della colpa come autonoma categoria penale. A partire da Bartolo da Sassoferrato, la dottrina apre alla punibilità di condotte sine animo produttive di eventi lesivi, in tensione con la tradizione canonistica. Tale prospettiva, sviluppata da autori come Accolti, Sandei e Decio, segna il passaggio verso una più articolata grammatica della responsabilità soggettiva, ponte tra foro della coscienza e giustizia pubblica
Dal dolo alla colpa: nuove figure di responsabilità penale nel pensiero della canonistica medievale (secc. XIII-XV).
R. Sorice
2025-01-01
Abstract
Il saggio analizza la trasformazione del principio di colpevolezza nella canonistica medievale (XIII–XV secolo), dal dolo come volontà cosciente, al progressivo riconoscimento della colpa come autonoma categoria penale. A partire da Bartolo da Sassoferrato, la dottrina apre alla punibilità di condotte sine animo produttive di eventi lesivi, in tensione con la tradizione canonistica. Tale prospettiva, sviluppata da autori come Accolti, Sandei e Decio, segna il passaggio verso una più articolata grammatica della responsabilità soggettiva, ponte tra foro della coscienza e giustizia pubblicaFile in questo prodotto:
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