Un’ulteriore tappa, l’ennesima, del processo di perfezionamento della di-sciplina introdotta dal d.l. n. 259 del 2006. La Corte costituzionale, riscontrati profili di indubbia illegittimità nel meccanismo procedimentale sottoposto a suo scrutinio, preferisce intervenire in chiave “additiva” anziché “demolitoria”. La disciplina così ridisegnata, però, non pare immune da cri-tiche tali da porne in dubbio la complessiva adeguatezza. Al di là dei pos-sibili “correttivi” adottabili per via interpretativa, perciò, l’unica strada percorribile sembra essere quella del «ritorno al legislatore»
L'insufficienza dell'intervento additivo della Corte costituzionale in tema di intercettazioni "illegali" rende indispensabile il "ritorno" al legislatore
SIRACUSANO, FABRIZIO
2009-01-01
Abstract
Un’ulteriore tappa, l’ennesima, del processo di perfezionamento della di-sciplina introdotta dal d.l. n. 259 del 2006. La Corte costituzionale, riscontrati profili di indubbia illegittimità nel meccanismo procedimentale sottoposto a suo scrutinio, preferisce intervenire in chiave “additiva” anziché “demolitoria”. La disciplina così ridisegnata, però, non pare immune da cri-tiche tali da porne in dubbio la complessiva adeguatezza. Al di là dei pos-sibili “correttivi” adottabili per via interpretativa, perciò, l’unica strada percorribile sembra essere quella del «ritorno al legislatore»File in questo prodotto:
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