Fin dal momento in cui l’uomo ha sentito il bisogno di trasformare il mondo per dar vita al pro- prio riparo e di trasferire alla dimensione col- lettiva dell’abitare quel bisogno, la geografia naturale è stata la sorgente formale e materiale dell’habitat: dalla casa, alla città e al territorio. La natura ci parla attraverso la geografia, ascoltarne i suggerimenti ci ha sempre permesso di sancire un patto di convivenza col mondo, pur nell’innato istinto umano di modificarlo. La necessità e l’impellenza di un ra- Paulo Mendes da Rocha dicale ripensamento del nostro ha- bitat e del progetto, a tutte le scale, deve forse muovere nuovi passi dalla riconsiderazione del legame tra uomo e Terra che ha generato le tradizioni, ritrovando la capacità perduta di inter- pretare la geografia come l’origine dell’architettura, per rivelarne utile e lirica geometricità.
La geografia, l’origine e il fine dell’architettura
Fabrizio FotiPrimo
2025-01-01
Abstract
Fin dal momento in cui l’uomo ha sentito il bisogno di trasformare il mondo per dar vita al pro- prio riparo e di trasferire alla dimensione col- lettiva dell’abitare quel bisogno, la geografia naturale è stata la sorgente formale e materiale dell’habitat: dalla casa, alla città e al territorio. La natura ci parla attraverso la geografia, ascoltarne i suggerimenti ci ha sempre permesso di sancire un patto di convivenza col mondo, pur nell’innato istinto umano di modificarlo. La necessità e l’impellenza di un ra- Paulo Mendes da Rocha dicale ripensamento del nostro ha- bitat e del progetto, a tutte le scale, deve forse muovere nuovi passi dalla riconsiderazione del legame tra uomo e Terra che ha generato le tradizioni, ritrovando la capacità perduta di inter- pretare la geografia come l’origine dell’architettura, per rivelarne utile e lirica geometricità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


