Il contributo mette in luce le possibilità che la disciplina del Recupero edilizio offre nelle situazioni di emergenza per definire non tanto sequenze di interventi tecnici, quanto politiche per la trasmissione al futuro dei sistemi edificati attraverso la dialettica fra innovazione e conservazione. Nella realtà abruzzese aggravata, dall'evento sismico, il recupero si configura come pratica in grado di attivare nuovi processi d'uso di un vasto patrimonio edificato e la cui distribuzione sul territorio definisce una forma di città-rete.

Il recupero del costruito

CASTAGNETO, FRANCESCA
2010-01-01

Abstract

Il contributo mette in luce le possibilità che la disciplina del Recupero edilizio offre nelle situazioni di emergenza per definire non tanto sequenze di interventi tecnici, quanto politiche per la trasmissione al futuro dei sistemi edificati attraverso la dialettica fra innovazione e conservazione. Nella realtà abruzzese aggravata, dall'evento sismico, il recupero si configura come pratica in grado di attivare nuovi processi d'uso di un vasto patrimonio edificato e la cui distribuzione sul territorio definisce una forma di città-rete.
2010
978-88-6055-604-2
riuso; riqualificazione; emergenza; re-use; renewal; emergency
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/71088
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