Questo lavoro si volge ad indagare il rinnovamento dei generi letterari in Francia nel corso del XIX secolo, prendendo in esame da una parte l’effetto impresso dalle innovazioni tecnologiche che investono il mercato dell’editoria ed in genere della riproduzione di testo ed immagine, dall’altra interrogando la capacità (o incapacità) del pubblico dei lettori di assicurare legittimità ai nuovi generi che si affacciano sul mercato. L’attenzione è in particolare rivolta all’invenzione della fotografia e alla sua coniugazione con il romanzo dalla quale nasce quel récit-photo proposto da collane specializzate nei primi anni del XX secolo. Attraverso la ricostruzione del dibattito sviluppatosi su questo tema fra i contemporanei e l’analisi delle produzioni sperimentali di Pierre Loti e Jean Lorrain, lo studio tocca alcuni importanti aspetti della produzione del senso al confine fra parola e immagine.
Titolo: | Romanzi da vedere. Scrittura e immagine nel récit-photo |
Autori interni: | |
Data di pubblicazione: | 2011 |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/71091 |
ISBN: | 978-88-498-3163-4 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |