The paper examines to what extent statements made by the defendant or by defendants in different proceedings can be used in criminal trials. The analysis stems from the changes that Law nr. 63 of 2001 has made to art. 513 of the code of criminal procedure, following the reform of art. 111 of the Constitution. The analysis takes into consideration also Law nr. 267 of 1997, which had already changed art. 513 so as to make it compatible with the fundamental principle of cross examination, by stressing the difference between statements made erga se and statements made erga alios. Actually, the paper points out that art. 513, as modified in 1997, has inspired the principles implemented by art. 111 of the Constitution, as modified by Law nr. 63 of 2001. In this framework, the paper examines certain problems that concern the coordination between art. 513 and art. 512 of the code of criminal procedure, also in the light of the Supreme Court’s case-law.

Il lavoro studia l’assetto dei limiti alla lettura in dibattimento delle dichiarazioni anteriormente rese dall’imputato e dall’imputato in procedimento connesso. L’analisi muove, in particolare, dalle integrazioni all’art. 513 c.p.p. operate dalla legge di attuazione della riforma dell’art. 111 Cost. (legge n. 63/2001) ma procede, poi, secondo un approccio storico-evolutivo. Ciò soprattutto al fine di evidenziare come fosse stata già la legge n. 267/1997 a restituire all’art. 513 c.p.p. un assetto compatibile con il diritto dell’imputato al confronto con l’accusatore e, più in generale, con il principio del contraddittorio nella formazione della prova dichiarativa, anche valorizzando la decisiva distinzione fra dichiarazioni erga se e dichiarazioni erga alios. Il lavoro mette dunque in evidenza che la versione dell’art. 513 c.p.p. introdotta dalla legge n. 267/1997 abbia in fondo essa stessa ispirato la linea generale di attuazione dell’art. 111 Cost. poi seguita dal legislatore con la legge n. 63/2001. Su questo telaio argomentativo, il lavoro, oltre, come detto, a dar conto delle importanti integrazioni dell’art. 513 c.p.p. comunque operate dalla legge n. 63/2001, sviluppa articolati rilievi su alcuni problemi di coordinamento normativo (soprattutto quanto ai rapporti tra l’art. 513 e l’art. 512 c.p.p.) e sugli orientamenti emersi dalla prassi giurisprudenziale.

Dichiarazioni erga alios, letture e "impossibilità sopravvenuta". l'art.513 c.p.p

RAFARACI, Tommaso
2009-01-01

Abstract

The paper examines to what extent statements made by the defendant or by defendants in different proceedings can be used in criminal trials. The analysis stems from the changes that Law nr. 63 of 2001 has made to art. 513 of the code of criminal procedure, following the reform of art. 111 of the Constitution. The analysis takes into consideration also Law nr. 267 of 1997, which had already changed art. 513 so as to make it compatible with the fundamental principle of cross examination, by stressing the difference between statements made erga se and statements made erga alios. Actually, the paper points out that art. 513, as modified in 1997, has inspired the principles implemented by art. 111 of the Constitution, as modified by Law nr. 63 of 2001. In this framework, the paper examines certain problems that concern the coordination between art. 513 and art. 512 of the code of criminal procedure, also in the light of the Supreme Court’s case-law.
2009
978-88-348-9585-6
Il lavoro studia l’assetto dei limiti alla lettura in dibattimento delle dichiarazioni anteriormente rese dall’imputato e dall’imputato in procedimento connesso. L’analisi muove, in particolare, dalle integrazioni all’art. 513 c.p.p. operate dalla legge di attuazione della riforma dell’art. 111 Cost. (legge n. 63/2001) ma procede, poi, secondo un approccio storico-evolutivo. Ciò soprattutto al fine di evidenziare come fosse stata già la legge n. 267/1997 a restituire all’art. 513 c.p.p. un assetto compatibile con il diritto dell’imputato al confronto con l’accusatore e, più in generale, con il principio del contraddittorio nella formazione della prova dichiarativa, anche valorizzando la decisiva distinzione fra dichiarazioni erga se e dichiarazioni erga alios. Il lavoro mette dunque in evidenza che la versione dell’art. 513 c.p.p. introdotta dalla legge n. 267/1997 abbia in fondo essa stessa ispirato la linea generale di attuazione dell’art. 111 Cost. poi seguita dal legislatore con la legge n. 63/2001. Su questo telaio argomentativo, il lavoro, oltre, come detto, a dar conto delle importanti integrazioni dell’art. 513 c.p.p. comunque operate dalla legge n. 63/2001, sviluppa articolati rilievi su alcuni problemi di coordinamento normativo (soprattutto quanto ai rapporti tra l’art. 513 e l’art. 512 c.p.p.) e sugli orientamenti emersi dalla prassi giurisprudenziale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/74654
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