All’esegesi degli unici due passi in cui si incontra il sintagma utilitas contrahentium, e di quelli in cui viene fatto riferimento alla utilitas di uno dei due contraenti, segue l’esame dei passi in cui i giuristi, attraverso l’analisi casistica, si preoccupano di individuare i criteri in base ai quali si debba, in una vendita con in diem addictio, considerare effettivamente presentata una melior condicio, presupposto indispensabile per il venir meno della prima vendita. Emerge che, nonostante l’enunciazione di carattere generale secondo la quale quidquid enim ad utilitatem venditoris pertinet, pro meliore condicione haberi debet (Pomp., D. 18.2.5), tuttavia i giuristi non mancarono di dare rilievo anche all’interesse del compratore.
Utilitas contrahentium e in diem addictio
NICOSIA, ELEONORA
2007-01-01
Abstract
All’esegesi degli unici due passi in cui si incontra il sintagma utilitas contrahentium, e di quelli in cui viene fatto riferimento alla utilitas di uno dei due contraenti, segue l’esame dei passi in cui i giuristi, attraverso l’analisi casistica, si preoccupano di individuare i criteri in base ai quali si debba, in una vendita con in diem addictio, considerare effettivamente presentata una melior condicio, presupposto indispensabile per il venir meno della prima vendita. Emerge che, nonostante l’enunciazione di carattere generale secondo la quale quidquid enim ad utilitatem venditoris pertinet, pro meliore condicione haberi debet (Pomp., D. 18.2.5), tuttavia i giuristi non mancarono di dare rilievo anche all’interesse del compratore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.