Il saggio guarda al processo trasformazione degli assetti istituzionali derivanti dall’attivazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo grazie (anche) al contribuito rilevante di “nuovi” attori e/o strutture di implementazione. Questo fenomeno, configurabile nella più ampia spinta esogena delle politiche europee degli ultimi trent’anni, ha determinato nuovi “eventi territoriali”, oltre alla nascita e alla diffusione di soggetti istituzionali atipici. Un mutamento (quello prospettato) in cui il territorio ha svolto un ruolo da protagonista creando “istituzioni” e le istituzioni, a loro volta, hanno finito per creare nuovi territori in un intreccio, a volte conflittuale, tra “vecchio” e “nuovo” che ha ridefinito la “forma” del territorio e dell’intero assetto (sistema) istituzionale locale. Come dire che le politiche per lo sviluppo del territorio attivate in ambito regionale, nazionale ed europeo, hanno determinato cambiamenti e trasformazioni nell’assetto istituzionale che incidono anche nei rapporti tra centro e periferia fino a trasformare profondamente l’impianto dello Stato «regolatore». I Gal, oggetto specifico del volume in cui è contenuto questo saggio, rappresentano un fenomeno che, forse più di altri, meglio esprimono la spinta delle politiche europee degli ultimi trent’anni ai processi di cambiamento istituzionale. Pensati, ragioneristicamente, dall’Ue come strumenti, attori/agenzie di implementazione, essi, infatti, hanno costruito nel tempo una fitta rete di relazioni – assimilabili a modelli di network governance pubblico-privato – con l’obiettivo di produrre sviluppo rurale. Nel particolare contesto siciliano, poi, è stato possibile registrare l’attivismo degli attori locali nella proposta di istituzione dei Gal, anche se spesso semplicemente finalizzata all’accesso alle opportunità di finanziamento. Ciò non toglie, comunque, il fatto che i Gal siano stati interessati da una progressiva metamorfosi trasformandosi in “quasi-istituzioni” in virtù di un differenziato processo di istituzionalizzazione. Anche in Sicilia, dunque, si è assistito ad una diversa espressione del loro “potenziale istituzionale” (M. La Bella, 2014).
ISTITUZIONI PUBBLICHE E PROCESSI DI ISTITUZIONALIZZAZIONE: FUNZIONI DI REGOLAZIONE E FUNZIONI DI PRESTAZIONE
LA BELLA, MARCO VALERIO LIVIO
2015-01-01
Abstract
Il saggio guarda al processo trasformazione degli assetti istituzionali derivanti dall’attivazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo grazie (anche) al contribuito rilevante di “nuovi” attori e/o strutture di implementazione. Questo fenomeno, configurabile nella più ampia spinta esogena delle politiche europee degli ultimi trent’anni, ha determinato nuovi “eventi territoriali”, oltre alla nascita e alla diffusione di soggetti istituzionali atipici. Un mutamento (quello prospettato) in cui il territorio ha svolto un ruolo da protagonista creando “istituzioni” e le istituzioni, a loro volta, hanno finito per creare nuovi territori in un intreccio, a volte conflittuale, tra “vecchio” e “nuovo” che ha ridefinito la “forma” del territorio e dell’intero assetto (sistema) istituzionale locale. Come dire che le politiche per lo sviluppo del territorio attivate in ambito regionale, nazionale ed europeo, hanno determinato cambiamenti e trasformazioni nell’assetto istituzionale che incidono anche nei rapporti tra centro e periferia fino a trasformare profondamente l’impianto dello Stato «regolatore». I Gal, oggetto specifico del volume in cui è contenuto questo saggio, rappresentano un fenomeno che, forse più di altri, meglio esprimono la spinta delle politiche europee degli ultimi trent’anni ai processi di cambiamento istituzionale. Pensati, ragioneristicamente, dall’Ue come strumenti, attori/agenzie di implementazione, essi, infatti, hanno costruito nel tempo una fitta rete di relazioni – assimilabili a modelli di network governance pubblico-privato – con l’obiettivo di produrre sviluppo rurale. Nel particolare contesto siciliano, poi, è stato possibile registrare l’attivismo degli attori locali nella proposta di istituzione dei Gal, anche se spesso semplicemente finalizzata all’accesso alle opportunità di finanziamento. Ciò non toglie, comunque, il fatto che i Gal siano stati interessati da una progressiva metamorfosi trasformandosi in “quasi-istituzioni” in virtù di un differenziato processo di istituzionalizzazione. Anche in Sicilia, dunque, si è assistito ad una diversa espressione del loro “potenziale istituzionale” (M. La Bella, 2014).File | Dimensione | Formato | |
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