Un'iscrizione databile al tardo III secolo d.C., proveniente dai dintorni di Cerveteri e relativa ad un medico cappadoce, offre lo spunto per una contestualizzazione del testo epigrafico nell'àmbito dell'idroterapia in Etruria e, parallelamente, per un confronto tra medicina pagana e medicina cristiana a proposito della frequentazione di stazioni termali a scopi igienico-sanitari e terapeutici da parte di pellegrini che, nelle acque salvifiche e salutari, cercavano la protezione di un santo e/o la guarigione dalle proprie malattie.

‘Saggezza straniera’: un medico orientale nell’Italia tardoantica

CASSIA, Margherita Guglielmina
2006-01-01

Abstract

Un'iscrizione databile al tardo III secolo d.C., proveniente dai dintorni di Cerveteri e relativa ad un medico cappadoce, offre lo spunto per una contestualizzazione del testo epigrafico nell'àmbito dell'idroterapia in Etruria e, parallelamente, per un confronto tra medicina pagana e medicina cristiana a proposito della frequentazione di stazioni termali a scopi igienico-sanitari e terapeutici da parte di pellegrini che, nelle acque salvifiche e salutari, cercavano la protezione di un santo e/o la guarigione dalle proprie malattie.
2006
88-86808-29-1
Lazio; Impero romano; Cappadocia; Termalismo; Medicina; Cristianesimo; Paganesimo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/80069
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