The contribution of medievalist Antonino De Stefano (1880-1964) to the study of the historical period of the Mediterranean area between the age of the Sicilian Vespers (1250-1302) and the reign of Rex Trinacriae Frederic III of Aragon (1296-1337), is one of the most original inside the Italian historiography of the twentieth centuries. The singular route of intellectual and human maturation followed by De Stefano is analysed here in relation to the historical events that registered the spread of a wide anti-Angevine movement in the late Medieval Sicily, then transformed, in the following centuries and especially in the twentieth centuries, into a mith, founder of a collective identity. Consequently the analysis and interpretation of the Sicilian Vespers will lead De Stefano to write works in wich methodology and reading of the sources, ideological belief and thematic choices will make up a unitary and organic composition analysed in every aspect. This research work shows that De Stefano’s original contribution to the studies about Sicilian Vespers reveals a Scholar not isolated at all from other scholars and indirectly denotes the ferment and anxiety of the first decennia of the “Short Century”.

Il contributo del medievista siciliano Antonino De Stefano (1880-1964) allo studio di quel periodo storico del Bacino Mediterraneo compreso tra l’Età del Vespro Siciliano (1250 ̶ 1302) e il regno del Rex Trinacriae Federico III d’Aragona (1296 ̶ 1337), si configura come uno dei più originali all’interno della produzione storiografica novecentesca di lingua italiana. Il singolare percorso di maturazione umana e intellettuale compiuto dal De Stefano viene qui analizzato in rapporto agli eventi storici che hanno registrato, nella Sicilia Tardomedievale, la diffusione di un esteso moto antiangioino, poi rielaborato, a partire dai secoli successivi ed in particolare nel secolo XIX, a vero e proprio mito fondatore di un’identità collettiva. Di conseguenza, l’analisi e l’interpretazione del Vespro Siciliano condurranno, nell’opera di De Stefano, alla realizzazione di opere nelle quali metodologia e lettura delle fonti, convincimenti ideologici e scelte tematiche, costituiranno un insieme coeso ed organico, ivi analizzato in ogni suo singolo aspetto. Il lavoro di ricerca svolto metterà in evidenza come l’originale contributo del cattedratico dell’Università di Palermo agli studi sul Vespro, tutt’altro che isolato o autoreferenziale rispetto alla comunità degli studiosi, riveli indirettamente i fermenti e le inquietudini dei primi decenni del “secolo breve”.

La lettura del Vespro Siciliano nelle opere di Antonino De Stefano (1880-1964): tra ricostruzione storica e Weltanschauung.

LEONARDI, MARCO LINO
2014-01-01

Abstract

The contribution of medievalist Antonino De Stefano (1880-1964) to the study of the historical period of the Mediterranean area between the age of the Sicilian Vespers (1250-1302) and the reign of Rex Trinacriae Frederic III of Aragon (1296-1337), is one of the most original inside the Italian historiography of the twentieth centuries. The singular route of intellectual and human maturation followed by De Stefano is analysed here in relation to the historical events that registered the spread of a wide anti-Angevine movement in the late Medieval Sicily, then transformed, in the following centuries and especially in the twentieth centuries, into a mith, founder of a collective identity. Consequently the analysis and interpretation of the Sicilian Vespers will lead De Stefano to write works in wich methodology and reading of the sources, ideological belief and thematic choices will make up a unitary and organic composition analysed in every aspect. This research work shows that De Stefano’s original contribution to the studies about Sicilian Vespers reveals a Scholar not isolated at all from other scholars and indirectly denotes the ferment and anxiety of the first decennia of the “Short Century”.
2014
9788867171378
Il contributo del medievista siciliano Antonino De Stefano (1880-1964) allo studio di quel periodo storico del Bacino Mediterraneo compreso tra l’Età del Vespro Siciliano (1250 ̶ 1302) e il regno del Rex Trinacriae Federico III d’Aragona (1296 ̶ 1337), si configura come uno dei più originali all’interno della produzione storiografica novecentesca di lingua italiana. Il singolare percorso di maturazione umana e intellettuale compiuto dal De Stefano viene qui analizzato in rapporto agli eventi storici che hanno registrato, nella Sicilia Tardomedievale, la diffusione di un esteso moto antiangioino, poi rielaborato, a partire dai secoli successivi ed in particolare nel secolo XIX, a vero e proprio mito fondatore di un’identità collettiva. Di conseguenza, l’analisi e l’interpretazione del Vespro Siciliano condurranno, nell’opera di De Stefano, alla realizzazione di opere nelle quali metodologia e lettura delle fonti, convincimenti ideologici e scelte tematiche, costituiranno un insieme coeso ed organico, ivi analizzato in ogni suo singolo aspetto. Il lavoro di ricerca svolto metterà in evidenza come l’originale contributo del cattedratico dell’Università di Palermo agli studi sul Vespro, tutt’altro che isolato o autoreferenziale rispetto alla comunità degli studiosi, riveli indirettamente i fermenti e le inquietudini dei primi decenni del “secolo breve”.
Metodologia; Tematiche; Fonti; Europe; Italy; Mediterranean
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