William of Conches’s Glosae super Platonem have a theological and a philosophical-naturalistic value: the World Soul is conceived by William primarily in its life-giving and ordering function, so it is equated with the bonitas of God – not to assert the World Soul’s equality with divine bonitas, but because it is conceived as the principle of life and movement; secondly it is conceived not only as a mathematical, but also musical, ratio of the cosmos. In the Dragmaticon philosophiae the universal metaphor of the soul leads mainly to physical and metaphysical themes, which are able to broaden the philosophical object. From all this derives the image that William of Conches has of Plato, ‘champion’ of, and witness to, the ‘faith of the ancients’ and principal expression of philosophy as rational and dialectical knowledge.

Le Glosae super Platonem Guglielmo di Conches hanno una valenza teologica e una filosofico-naturalistica: l’anima del mondo è pensata da Guglielmo in primo luogo come funzione vivificante e ordinatrice e per questo è accostata alla bonitas di Dio, non per sancirne l’uguaglianza a essa ma in quanto è concepita come principio di vita e di movimento; In secondo luogo come ratio matematica, ma anche musicale, del cosmo. Nel Dragmaticon philosophiae la metafora dell’anima universale rimanda soprattutto a temi fisico-metafisici, in grado di allargare l’oggetto filosofico. Scaturisce da questa ‘rete’ concettuale l’immagine, che Guglielmo di Conches ha di Platone, ‘campione’ e testimone della ‘fede degli antichi’ e principale espressione della filosofia come sapere razionale e dialettico.

L'anima del mondo nelle "Glosae super Platonem" di Guglielmo di Conches

MARTELLO, Concetto
2016-01-01

Abstract

William of Conches’s Glosae super Platonem have a theological and a philosophical-naturalistic value: the World Soul is conceived by William primarily in its life-giving and ordering function, so it is equated with the bonitas of God – not to assert the World Soul’s equality with divine bonitas, but because it is conceived as the principle of life and movement; secondly it is conceived not only as a mathematical, but also musical, ratio of the cosmos. In the Dragmaticon philosophiae the universal metaphor of the soul leads mainly to physical and metaphysical themes, which are able to broaden the philosophical object. From all this derives the image that William of Conches has of Plato, ‘champion’ of, and witness to, the ‘faith of the ancients’ and principal expression of philosophy as rational and dialectical knowledge.
2016
978-88-311-1754-8
Le Glosae super Platonem Guglielmo di Conches hanno una valenza teologica e una filosofico-naturalistica: l’anima del mondo è pensata da Guglielmo in primo luogo come funzione vivificante e ordinatrice e per questo è accostata alla bonitas di Dio, non per sancirne l’uguaglianza a essa ma in quanto è concepita come principio di vita e di movimento; In secondo luogo come ratio matematica, ma anche musicale, del cosmo. Nel Dragmaticon philosophiae la metafora dell’anima universale rimanda soprattutto a temi fisico-metafisici, in grado di allargare l’oggetto filosofico. Scaturisce da questa ‘rete’ concettuale l’immagine, che Guglielmo di Conches ha di Platone, ‘campione’ e testimone della ‘fede degli antichi’ e principale espressione della filosofia come sapere razionale e dialettico.
science; theology; platonism
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/81648
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