L’impiego di robot autonomi rappresenta un valido strumento per l’esplorazione di ambienti ostili e di siti interessati da eventi calamitosi, quali, ad esempio, aree o manufatti instabili, cavità sotterranee, siti inquinati, edifici a rischio di crollo, zone soggette a fenomeni vulcanici. La navigazione dei robot viene generalmente monitorata e gestita mediante piattaforme inerziali e, nelle applicazioni outdoor, anche mediante tecniche di posizionamento satellitare. La molteplicità dei supporti geo-cartografici oggi disponibili e dei relativi differenti sistemi di riferimento, rende quanto mai utile se non necessario ricorrere all’impiego di ambienti GIS (Geographic Information System), per la corretta georeferenziazione e interpretazione degli itinerari assegnati e delle traiettorie effettivamente percorse. L’ambiente GIS, infatti, consente di gestire la navigazione del robot su basi informative territoriali correttamente georiferite e di acquisire nello stesso sistema di riferimento ogni ulteriore informazione proveniente dai sensori installati a bordo del robot. La tecnologia GIS può risultare molto utile anche per la gestione della navigazione in ambienti chiusi, per i quali è possibile immaginare la costruzione di un sistema informativo spaziale che funga da supporto informativo di base, analogamente a quanto, in ambiente esterno, avviene con l’uso di cartografie, ortofoto, immagini satellitari, modelli digitali del terreno. In ogni caso le funzionalità tipiche dei GIS permettono di definire e monitorare i percorsi ottimali in funzione dell’ ambiente operativo e delle caratteristiche meccaniche del robot. La sperimentazione avviata presso la Facoltà di Ingegneria di Catania è finalizzata alla creazione di una piattaforma GIS specificamente orientata alla gestione della navigazione di un robot in area territoriale vasta con il supporto delle tecnologie geomatiche.
Autonomous robot navigation supported by GIS architectures.
MANGIAMELI M;MUSCATO, Giovanni;MUSSUMECI, Giuseppe
2011-01-01
Abstract
L’impiego di robot autonomi rappresenta un valido strumento per l’esplorazione di ambienti ostili e di siti interessati da eventi calamitosi, quali, ad esempio, aree o manufatti instabili, cavità sotterranee, siti inquinati, edifici a rischio di crollo, zone soggette a fenomeni vulcanici. La navigazione dei robot viene generalmente monitorata e gestita mediante piattaforme inerziali e, nelle applicazioni outdoor, anche mediante tecniche di posizionamento satellitare. La molteplicità dei supporti geo-cartografici oggi disponibili e dei relativi differenti sistemi di riferimento, rende quanto mai utile se non necessario ricorrere all’impiego di ambienti GIS (Geographic Information System), per la corretta georeferenziazione e interpretazione degli itinerari assegnati e delle traiettorie effettivamente percorse. L’ambiente GIS, infatti, consente di gestire la navigazione del robot su basi informative territoriali correttamente georiferite e di acquisire nello stesso sistema di riferimento ogni ulteriore informazione proveniente dai sensori installati a bordo del robot. La tecnologia GIS può risultare molto utile anche per la gestione della navigazione in ambienti chiusi, per i quali è possibile immaginare la costruzione di un sistema informativo spaziale che funga da supporto informativo di base, analogamente a quanto, in ambiente esterno, avviene con l’uso di cartografie, ortofoto, immagini satellitari, modelli digitali del terreno. In ogni caso le funzionalità tipiche dei GIS permettono di definire e monitorare i percorsi ottimali in funzione dell’ ambiente operativo e delle caratteristiche meccaniche del robot. La sperimentazione avviata presso la Facoltà di Ingegneria di Catania è finalizzata alla creazione di una piattaforma GIS specificamente orientata alla gestione della navigazione di un robot in area territoriale vasta con il supporto delle tecnologie geomatiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.