All’interno di un convegno che propone il tema delle “Carceri vere e d’invenzione”, il contributo vuole ricostruire il divenire delle Carceri di Piranesi attraverso la letteratura e la pittura francese dal XVIII al XIX. Le tavole dell’artista italiano non solo hanno cambiato la tecnica del paesaggio di rovine e l’esperienza del viaggio in Italia, ma, attraverso successive appropriazioni e contaminazioni, hanno imposto nuove formule alla rappresentazione della Città e di quella che si è voluta la città per eccellenza: Parigi. Ma se nell’interpretazione di pittori francesi, quali Hubert Robert, tale contaminazione si prestava al discorso politico della monumentalità e della potenza, dopo il passaggio attraverso la riscrittura di Thomas De Quincey le atmosfere piranesiane suggeriranno agli scrittori e agli artisti di simbolismo e fin-de-siècle, da Baudelaire a Huysmans, una rappresentazione della città moderna come minacciosa ed inquietante prigione.
Titolo: | Parigi nel XIX secolo: dalla prigione romantica alla reclusione decadente |
Autori interni: | |
Data di pubblicazione: | 2009 |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/91768 |
ISBN: | 88-7796-544-4 |
Appare nelle tipologie: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |