Al di là del perbenismo aristocratico-borghese e dell'austera formazione positivistica di De Roberto, il saggio evidenzia che lo scrittore era già contagiato dalla svolta epistemologica di fine Ottocento, la quale revocava in dubbio sia lo statuto oggettivo della realtà sia l'identità e unità dell'io. Ne "I Vicerè", pertanto, la grottesca cronaca familiare degli Uzeda è utilizzata non per imperniarvi e abbracciare, alla maniera tradizionale del romanzo storico, l'intera vita siciliana del trentennio precedente e successivo all'Unità d'Italia, ma per farne - grazie a una sistematica, implacabile deformazione e a un sapiente gioco compositivo e linguistico - l'allegoria di un radicale pessimismo politico e antropologico-esistenziale.

L'allegoria dei "Vicerè"

ZAGO, Nunzio
2011-01-01

Abstract

Al di là del perbenismo aristocratico-borghese e dell'austera formazione positivistica di De Roberto, il saggio evidenzia che lo scrittore era già contagiato dalla svolta epistemologica di fine Ottocento, la quale revocava in dubbio sia lo statuto oggettivo della realtà sia l'identità e unità dell'io. Ne "I Vicerè", pertanto, la grottesca cronaca familiare degli Uzeda è utilizzata non per imperniarvi e abbracciare, alla maniera tradizionale del romanzo storico, l'intera vita siciliana del trentennio precedente e successivo all'Unità d'Italia, ma per farne - grazie a una sistematica, implacabile deformazione e a un sapiente gioco compositivo e linguistico - l'allegoria di un radicale pessimismo politico e antropologico-esistenziale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/14403
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