Prendendo come riferimento la legge 125/2008, introdotta in Italia, in questo articolo mostriamo come la riallocazione di risorsetra procedimenti penali differenti, rivolta al raggiungimento di unverdetto più veloce per quelli aventi ad oggetto reati più gravi, nonè in grado di accrescere automaticamente l’efficienza del sistemapenale. Un tal genere di riallocazione, infatti, assicura un incrementodi efficienza solo sul presupposto che gli uffici impegnatinel giudizio di crimini differenti siano egualmente produttivi.

L'(in)efficienza della discrezionalità del giudice penale introdotta in Italia dalla legge 125/2008

REITO, FRANCESCO;CASERTA M;SPAGANO, SALVATORE
2012-01-01

Abstract

Prendendo come riferimento la legge 125/2008, introdotta in Italia, in questo articolo mostriamo come la riallocazione di risorsetra procedimenti penali differenti, rivolta al raggiungimento di unverdetto più veloce per quelli aventi ad oggetto reati più gravi, nonè in grado di accrescere automaticamente l’efficienza del sistemapenale. Un tal genere di riallocazione, infatti, assicura un incrementodi efficienza solo sul presupposto che gli uffici impegnatinel giudizio di crimini differenti siano egualmente produttivi.
2012
sistema giudiziario penale; generazioni sovrapposte; analisi costi-benefici
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/15026
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