L’Etna, il paesaggio e la società locale fra rischi permanenti e territori vulnerati

La riflessione intende problematizzare il complesso rapporto fra l’Etna, i cui effetti di oltre duemila anni di attività eruttiva sono evidenti nella morfologia e nella identità del territorio, e l’agire sociale delle popolazioni residenti, minacciate da un rischio permanente, ma protagoniste - a causa di taluni gruppi di interessi e di privati cittadini - di una diffusa opera di destrutturazione del paesaggio. Questa si manifesta con la presenza di cave non sempre autorizzate per l’estrazione di materiale per costruzioni, di discariche abusive per rifiuti, di un’incontrollata espansione dell’attività edilizia e di un’installazione diffusa di antenne per la telefonia mobile e di tralicci per cavi elettrici che generano anche casi di elettrosmog. Un’azione che sembra difficile contenere nonostante l’azione della magistratura catanese e delle forze dell’ordine e sulla quale non sembra aver inciso l’iscrizione nel 2013 dell’Etna nella World Heritage List dell’Unesco.