Il rapporto di comunione legale di un imprenditore col proprio coniuge può incidere sulla tutela del diritto del terzo ad acquistare beni – o a costituire ipoteca su beni – destinati all’esercizio dell’impresa. Può incidere anche sulla tutela della libertà d’impresa e dell’integrità dell’azienda, nel momento in cui, cessata la comunione legale, si debba riconoscere al coniuge dell’imprenditore un diritto alla metà dell’azienda medesima.Tant’è vero che quando un soggetto sottoposto a questo regime patrimoniale voglia acquistare un immobile da destinare alla propria attività d’impresa uno degli espedienti a cui di solito si fa ricorso è quello di stipulare una convenzione di separazione dei beni, proprio al fine di evitare tutti i problemi applicativi che la disposizione in esame pone e che indicherò in seguito. È evidente che questa prassi sfavorisce il coniuge debole, che con l’introduzione della comunione legale la legge ha voluto, invece, proteggere. Pertanto, bisogna privilegiare le soluzioni interpretative che diano maggiore certezza e che siano utili a contrastare le conseguenze su indicate.
Titolo: | Beni destinati all'esercizio dell'impresa di un coniuge in comunione dei beni e strumenti di tutela dei terzi | |
Autori interni: | ||
Data di pubblicazione: | 2016 | |
Rivista: | ||
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/20482 | |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |