La questione dei minori stranieri non accompagnati costituisce un punto di osservazione privilegiato per analizzare alcune trasformazioni delle dinamiche istituzionali tra produzione normativa e strutture di implementazione in uno scenario in cui sempre più la programmazione di specifiche politiche migratorie, politiche sociali e politiche penali (minorili) ad esse collegate, interagiscono secondo una logica di riflessività che ne condiziona la definizione. La condizione dei minori stranieri non accompagnati appare affidata ad una congerie di politiche pubbliche che, mediante procedimenti debolmente configurati, coinvolgono molteplici attori, mentre si delinea di fatto una sempre più netta attribuzione di responsabilità per quei ruoli che su questi minori sono chiamati a definire obiettivi di servizio, di prestazione, di professione. Attraverso l’esperienza di monitoraggio di un progetto di pronta accoglienza, in questo lavoro si intende mettere in luce che tali presupposti invitano a formulare qualunque riflessione sul fenomeno, sui modi in cui si configura, sulle informazioni che valgono per descriverlo, a partire, oltre che una descrizione il più possibile metodologicamente controllabile e controllata, dall'attenzione per la specificità dei territori in cui si realizzano di fatto gli interventi e su cui si struttura l'inserimento; dagli strumenti che quel territorio offre in termini di servizi, risorse umane e materiali, dell’uso che ne viene fatto; dal rapporto tra immigrati e autoctoni su cui si gioca l'integrazione.
Inclusione ed esclusione: quali responsabilità istituzionali per i minori stranieri non accompagnati?
DE FELICE, DEBORAH
2011-01-01
Abstract
La questione dei minori stranieri non accompagnati costituisce un punto di osservazione privilegiato per analizzare alcune trasformazioni delle dinamiche istituzionali tra produzione normativa e strutture di implementazione in uno scenario in cui sempre più la programmazione di specifiche politiche migratorie, politiche sociali e politiche penali (minorili) ad esse collegate, interagiscono secondo una logica di riflessività che ne condiziona la definizione. La condizione dei minori stranieri non accompagnati appare affidata ad una congerie di politiche pubbliche che, mediante procedimenti debolmente configurati, coinvolgono molteplici attori, mentre si delinea di fatto una sempre più netta attribuzione di responsabilità per quei ruoli che su questi minori sono chiamati a definire obiettivi di servizio, di prestazione, di professione. Attraverso l’esperienza di monitoraggio di un progetto di pronta accoglienza, in questo lavoro si intende mettere in luce che tali presupposti invitano a formulare qualunque riflessione sul fenomeno, sui modi in cui si configura, sulle informazioni che valgono per descriverlo, a partire, oltre che una descrizione il più possibile metodologicamente controllabile e controllata, dall'attenzione per la specificità dei territori in cui si realizzano di fatto gli interventi e su cui si struttura l'inserimento; dagli strumenti che quel territorio offre in termini di servizi, risorse umane e materiali, dell’uso che ne viene fatto; dal rapporto tra immigrati e autoctoni su cui si gioca l'integrazione.File | Dimensione | Formato | |
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