Precisati i criteri collezionistici che guidavano nel 1790 Samuel von Brukenthal a un allestimento per scuole della sua pinacoteca a Sibiu e recuperata una importante fonte finora trascurata (Viaggio curioso-scientifico-antiquario per la Valachia, Transilvania e Ungheria sino a Vienna di Domenico Sestini, bibliotecario del Principe di Biscari a Catania), che propone una delle prime descrizioni, risalente al 1780, della collezione Brukenthal, l’articolo si concentra sulle presenze seicentesche nella quadreria e sulla rivalutazione del barocco e del naturalismo del Seicento da parte di un collezionista di secondo Settecento.

Pitture italiane nella collezione di Samuel von Brukenthal. Presenze seicentesche

MANCUSO, BARBARA
2015-01-01

Abstract

Precisati i criteri collezionistici che guidavano nel 1790 Samuel von Brukenthal a un allestimento per scuole della sua pinacoteca a Sibiu e recuperata una importante fonte finora trascurata (Viaggio curioso-scientifico-antiquario per la Valachia, Transilvania e Ungheria sino a Vienna di Domenico Sestini, bibliotecario del Principe di Biscari a Catania), che propone una delle prime descrizioni, risalente al 1780, della collezione Brukenthal, l’articolo si concentra sulle presenze seicentesche nella quadreria e sulla rivalutazione del barocco e del naturalismo del Seicento da parte di un collezionista di secondo Settecento.
2015
collezionismo, Seicento, Sestini, Brukenthal, pittura italiana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/240217
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