Il presente lavoro costituisce un breve excursus tra i rhyta inavorio rinvenuti a Nisa Vecchia nel 1984. Sono affrontati argomenti di carattereprevalentemente storico-artistico al fine di evidenziare la natura poliedricae fortemente sincretistica dei manufatti, sul piano formale e semantico.La tradizionale tendenza a considerare i 48 rhyta di Nisa come un corpusstilisticamente omogeneo e indistinto viene riconsiderata alla luce delle evidentidifferenze formali e iconografiche riscontrate in seguito all’analisi autopticaeseguita sugli oggetti. Emergono alla luce della ricerca svolta le varieinfluenze artistiche e culturali alla base della produzione dei rhyta edell’adozione di determinati modelli. Si rileva, inoltre, l’interessante presenzadi una componente romana su alcuni dei fregi figurati che si inserisce nel gradualepercorso artistico e formale che i rhyta incarnano. Infine, alla lucedell’analisi generale condotta sul corpus eburneo, emerge l’esigenza di unnuovo e diverso inquadramento cronologico che, a differenza di quello precedenteal II sec. a.C., articola la produzione dei rhyta lungo un lasso di tempoche si esaurisce nei primi anni della nostra era.
I rhyta in avorio di Nisa Vecchia: forma partica tra mondo greco e mondo romano
PAPPALARDO, ELEONORA
2012-01-01
Abstract
Il presente lavoro costituisce un breve excursus tra i rhyta inavorio rinvenuti a Nisa Vecchia nel 1984. Sono affrontati argomenti di carattereprevalentemente storico-artistico al fine di evidenziare la natura poliedricae fortemente sincretistica dei manufatti, sul piano formale e semantico.La tradizionale tendenza a considerare i 48 rhyta di Nisa come un corpusstilisticamente omogeneo e indistinto viene riconsiderata alla luce delle evidentidifferenze formali e iconografiche riscontrate in seguito all’analisi autopticaeseguita sugli oggetti. Emergono alla luce della ricerca svolta le varieinfluenze artistiche e culturali alla base della produzione dei rhyta edell’adozione di determinati modelli. Si rileva, inoltre, l’interessante presenzadi una componente romana su alcuni dei fregi figurati che si inserisce nel gradualepercorso artistico e formale che i rhyta incarnano. Infine, alla lucedell’analisi generale condotta sul corpus eburneo, emerge l’esigenza di unnuovo e diverso inquadramento cronologico che, a differenza di quello precedenteal II sec. a.C., articola la produzione dei rhyta lungo un lasso di tempoche si esaurisce nei primi anni della nostra era.File | Dimensione | Formato | |
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