La riflessione sociologica che lega le dinamiche di integrazione ed il concetto di consenso sociale incrocia, nella prospettiva proposta da questo contributo, la realtà territoriale del confine. In questo senso la rappresentazione del confine non solo come barriera ma anche come luogo di contatto e di scambio aiuta a comprendere come si inseriscano, nelle dinamiche di consenso, elementi che si legano direttamente non solo ad un comune retroterra storico e geografico ma anche alla tradizione culturale ed alla ‘contiguità sociale’. Il quadro teorico da cui si è elaborata la definizione di consenso sociale è costituito dal pensiero dei classici della sociologia. In questa prospettiva esso può essere definito come un principio di generale armonia in un ambiente sociale dinamico; considerando la dimensione culturale quale ‘retroterra di significato’ per l’interazione a qualsiasi livello di osservazione, dal micro al macro passando per la dimensione meso, il consenso sociale di esprime come la per possibilità per ogni soggetto di inter-agire in un processo che porta al consenso collettivo, principio basilare del processo democratico, tenendo conto di tutte la responsabilità che derivano da questa relazione/azione. Poste queste premesse si è voluta centrare l’attenzione su una area confinaria ben precisa: Gorizia-Nova Gorica sul confine Italia-Slovenia. In particolare si è voluto approfondire il ruolo che può giocare nelle dinamiche di consenso volte a favorire l’integrazione fra due comunità frontaliere, una manifestazione culturale transnazionale: la manifestazione podistica UISP (Unione Italiana Sport per Tutti ) “Corriamo per la libertà”. La manifestazione, nel caso considerato, aveva come punto di partenza e meta di arrivo (il percorso era infatti un anello) Piazza Transalpina. Il nome della piazza si lega a quello di una storica stazione ferroviaria che pur collegando tre popoli (Italiani, Austriaci e Jugoslavi) segnava il confine fra Italia e Iugoslava dividendo e unendo le città di Gorizia e Nova Gorica. Considerato l’elevato valore storico e geopolitico che ha da sempre rappresentato, Piazza Transalpina ha assunto il ruolo di simbolo della ritrovata unità fra i popoli e le culture del territorio specialmente dopo l’ingresso della Slovenia nell’UE nel maggio 2004. L’indagine su questo evento è stata svolta durante il giorno della manifestazione utilizzando contestualmente le tecniche dell’osservazione partecipante e dell’intervista qualitativa semi-strutturata. Dalla definizione sociologica del concetto di consenso elaborata nella prima parte si sono individuati alcuni elementi peculiari che lo caratterizzano utili alla costruzione di una griglia di interpretazione dei dati raccolti. L’analisi del contenuto sui dati ottenuti nelle interviste e le risultanze di tipo “ambientale” hanno così mostrato come la realtà confinaria presenti dinamiche di relazione/consenso connotate da una forte componente culturale-collettiva e di ruolo-individuale che diversifica la posizione e l’atteggiamento degli attori coinvolti: enti territoriali, associazioni organizzatrici e partecipanti alla manifestazione. In questo modo si evidenziano tre possibilità alternative di lettura del territorio confinario e delle dinamiche di relazione/consenso che, in linea con i classici della sociologia, dipendono dalla cultura individuale e dal ruolo sociale del soggetto agente.

Transalpina.Not only a rail-station between three countries

GAMUZZA, AUGUSTO GIUSEPPE
2009-01-01

Abstract

La riflessione sociologica che lega le dinamiche di integrazione ed il concetto di consenso sociale incrocia, nella prospettiva proposta da questo contributo, la realtà territoriale del confine. In questo senso la rappresentazione del confine non solo come barriera ma anche come luogo di contatto e di scambio aiuta a comprendere come si inseriscano, nelle dinamiche di consenso, elementi che si legano direttamente non solo ad un comune retroterra storico e geografico ma anche alla tradizione culturale ed alla ‘contiguità sociale’. Il quadro teorico da cui si è elaborata la definizione di consenso sociale è costituito dal pensiero dei classici della sociologia. In questa prospettiva esso può essere definito come un principio di generale armonia in un ambiente sociale dinamico; considerando la dimensione culturale quale ‘retroterra di significato’ per l’interazione a qualsiasi livello di osservazione, dal micro al macro passando per la dimensione meso, il consenso sociale di esprime come la per possibilità per ogni soggetto di inter-agire in un processo che porta al consenso collettivo, principio basilare del processo democratico, tenendo conto di tutte la responsabilità che derivano da questa relazione/azione. Poste queste premesse si è voluta centrare l’attenzione su una area confinaria ben precisa: Gorizia-Nova Gorica sul confine Italia-Slovenia. In particolare si è voluto approfondire il ruolo che può giocare nelle dinamiche di consenso volte a favorire l’integrazione fra due comunità frontaliere, una manifestazione culturale transnazionale: la manifestazione podistica UISP (Unione Italiana Sport per Tutti ) “Corriamo per la libertà”. La manifestazione, nel caso considerato, aveva come punto di partenza e meta di arrivo (il percorso era infatti un anello) Piazza Transalpina. Il nome della piazza si lega a quello di una storica stazione ferroviaria che pur collegando tre popoli (Italiani, Austriaci e Jugoslavi) segnava il confine fra Italia e Iugoslava dividendo e unendo le città di Gorizia e Nova Gorica. Considerato l’elevato valore storico e geopolitico che ha da sempre rappresentato, Piazza Transalpina ha assunto il ruolo di simbolo della ritrovata unità fra i popoli e le culture del territorio specialmente dopo l’ingresso della Slovenia nell’UE nel maggio 2004. L’indagine su questo evento è stata svolta durante il giorno della manifestazione utilizzando contestualmente le tecniche dell’osservazione partecipante e dell’intervista qualitativa semi-strutturata. Dalla definizione sociologica del concetto di consenso elaborata nella prima parte si sono individuati alcuni elementi peculiari che lo caratterizzano utili alla costruzione di una griglia di interpretazione dei dati raccolti. L’analisi del contenuto sui dati ottenuti nelle interviste e le risultanze di tipo “ambientale” hanno così mostrato come la realtà confinaria presenti dinamiche di relazione/consenso connotate da una forte componente culturale-collettiva e di ruolo-individuale che diversifica la posizione e l’atteggiamento degli attori coinvolti: enti territoriali, associazioni organizzatrici e partecipanti alla manifestazione. In questo modo si evidenziano tre possibilità alternative di lettura del territorio confinario e delle dinamiche di relazione/consenso che, in linea con i classici della sociologia, dipendono dalla cultura individuale e dal ruolo sociale del soggetto agente.
2009
border; integration; transalpina; consensus
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