La capacità del sistema manifatturiero italiano di fronteggiare le sfide della globalizzazione è oggetto di continue valutazioni ed analisi. Alcuni osservatori hanno sottolineato l’opportunità di stimolare la competitività dell’industria italiana attraverso nuove politiche. Altri ritengono necessario rafforzare le prospettive di sviluppo puntando sul comparto delle “medie” imprese, punto di forza della nostra economia. Tale tipologia dimensionale sembra infatti essere capace di reggere con maggiore efficacia all’urto della concorrenza esterna più agguerrita e di sopportare i costi necessari per poter competere su mercati più ampi. Inoltre potrebbe sfruttare i vantaggi tradizionali di agilità e di flessibilità tipici delle imprese di modeste dimensioni. Proprio il successo commerciale e la tenuta della competitività nei mercati esteri delle imprese appartenenti a questa tipologia dimensionale ha fatto ritenere l’esistenza di un diverso modo di fare impresa, tanto da definirlo “Quarto capitalismo”. Diverse analisi, ed in particolare quelle realizzate dai centri studi di Unioncamere e Mediobanca, hanno mostrato la vitalità e la capacità di reazione di tali imprese, evidenziando la necessità di interventi che rendano più solido e meno rischioso il passaggio verso dimensioni più ampie, dato che uno dei principali interessi rispetto all’analisi di queste tematiche nasce proprio dalla possibilità che da questo “vivaio” di “medie” aziende vengano generate le nuove “grandi” imprese di domani. Nelle analisi svolte su tale fenomeno è interessante notare come, fra i diversi comparti, le “medie” imprese dell’industria alimentare abbiano mostrato segnali di dinamismo degni di attenzione. Il settore della trasformazione dei prodotti agroalimentari rappresenta un comparto particolarmente significativo all’interno del sistema manifatturiero nazionale, essendone il secondo in termini di valore aggiunto, e la vitalità delle “medie” imprese alimentari può contribuire strategicamente e in misura determinante all’affermazione del made in Italy nel mondo. Obiettivo di questo articolo è dunque quello di proporre alcuni spunti di riflessione sul Quarto capitalismo, approfondendo contestualmente le caratteristiche delle “medie” imprese appartenenti all’industria alimentare.

Quarto capitalismo e industria agroalimentare

PLATANIA, Marco
2008-01-01

Abstract

La capacità del sistema manifatturiero italiano di fronteggiare le sfide della globalizzazione è oggetto di continue valutazioni ed analisi. Alcuni osservatori hanno sottolineato l’opportunità di stimolare la competitività dell’industria italiana attraverso nuove politiche. Altri ritengono necessario rafforzare le prospettive di sviluppo puntando sul comparto delle “medie” imprese, punto di forza della nostra economia. Tale tipologia dimensionale sembra infatti essere capace di reggere con maggiore efficacia all’urto della concorrenza esterna più agguerrita e di sopportare i costi necessari per poter competere su mercati più ampi. Inoltre potrebbe sfruttare i vantaggi tradizionali di agilità e di flessibilità tipici delle imprese di modeste dimensioni. Proprio il successo commerciale e la tenuta della competitività nei mercati esteri delle imprese appartenenti a questa tipologia dimensionale ha fatto ritenere l’esistenza di un diverso modo di fare impresa, tanto da definirlo “Quarto capitalismo”. Diverse analisi, ed in particolare quelle realizzate dai centri studi di Unioncamere e Mediobanca, hanno mostrato la vitalità e la capacità di reazione di tali imprese, evidenziando la necessità di interventi che rendano più solido e meno rischioso il passaggio verso dimensioni più ampie, dato che uno dei principali interessi rispetto all’analisi di queste tematiche nasce proprio dalla possibilità che da questo “vivaio” di “medie” aziende vengano generate le nuove “grandi” imprese di domani. Nelle analisi svolte su tale fenomeno è interessante notare come, fra i diversi comparti, le “medie” imprese dell’industria alimentare abbiano mostrato segnali di dinamismo degni di attenzione. Il settore della trasformazione dei prodotti agroalimentari rappresenta un comparto particolarmente significativo all’interno del sistema manifatturiero nazionale, essendone il secondo in termini di valore aggiunto, e la vitalità delle “medie” imprese alimentari può contribuire strategicamente e in misura determinante all’affermazione del made in Italy nel mondo. Obiettivo di questo articolo è dunque quello di proporre alcuni spunti di riflessione sul Quarto capitalismo, approfondendo contestualmente le caratteristiche delle “medie” imprese appartenenti all’industria alimentare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/26342
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