Obiettivo. Lo studio si prefigge di valutare l'eventuale stato di stress ossidativo presente nei pazienti affetti da demenza di tipo Alzheimer alla luce del ruolo oramai ampiamente riconosciuto, giocato dai radicali liberi nel determinismo e nell'evoluzione della malattia stessa. Metodi. Sono stati studiati 13 pazienti di età compresa tra 65 e 84 anni nei quali la diagnosi è stata posta in base alla TAC o alla RMN dell'encefalo, ai PTEA (potenziali evocati lenti mappati uditivi), all'analisi spettrale dell'EEG, alle schede di valutazione (MMSE e ADAS) ed al dosaggio dei radicali liberi. Lo scopo del lavoro era evidenziare un eventuale stato di stress ossidativo nei pazienti con malattia di Alzheimer e il comportamento dei radicali liberi in seguito ad intervento terapeutico con anti radicali determinabili (ARD). Risultati. Lo studio ha evidenziato uno stato di stress ossidativo presente in tutti i pazienti inseriti nello studio rilevando una interrelazione tra malattia e stato ossidativi. Inoltre è stata notata una riduzione dei livelli dei radicali liberi in seguito al trattamento attuato con anti radicali determinabili (ARD). Conclusioni. Le molteplici evidenze esistenti tra la malattia di Alzheimer e lo stress ossidativo è oramai ampiamente dimostrato ed accettato, ed il nostro studio contribuisce a tale orientamento. Sarebbe auspicabile che ulteriori studi venissero attuati, in tal senso, non solo a fini preventivi, sempre validi e desiderabili, ma soprattutto per cercare di evidenziare quanto, come e se il trattamento con anti radicali liberi sia in grado di rallentare, se non arrestare, l'evoluzione della malattia.

Behaviour of free radicals in Alzheimer's disease]

SORACE, Rosaria;LUCA, Salvatore
2001-01-01

Abstract

Obiettivo. Lo studio si prefigge di valutare l'eventuale stato di stress ossidativo presente nei pazienti affetti da demenza di tipo Alzheimer alla luce del ruolo oramai ampiamente riconosciuto, giocato dai radicali liberi nel determinismo e nell'evoluzione della malattia stessa. Metodi. Sono stati studiati 13 pazienti di età compresa tra 65 e 84 anni nei quali la diagnosi è stata posta in base alla TAC o alla RMN dell'encefalo, ai PTEA (potenziali evocati lenti mappati uditivi), all'analisi spettrale dell'EEG, alle schede di valutazione (MMSE e ADAS) ed al dosaggio dei radicali liberi. Lo scopo del lavoro era evidenziare un eventuale stato di stress ossidativo nei pazienti con malattia di Alzheimer e il comportamento dei radicali liberi in seguito ad intervento terapeutico con anti radicali determinabili (ARD). Risultati. Lo studio ha evidenziato uno stato di stress ossidativo presente in tutti i pazienti inseriti nello studio rilevando una interrelazione tra malattia e stato ossidativi. Inoltre è stata notata una riduzione dei livelli dei radicali liberi in seguito al trattamento attuato con anti radicali determinabili (ARD). Conclusioni. Le molteplici evidenze esistenti tra la malattia di Alzheimer e lo stress ossidativo è oramai ampiamente dimostrato ed accettato, ed il nostro studio contribuisce a tale orientamento. Sarebbe auspicabile che ulteriori studi venissero attuati, in tal senso, non solo a fini preventivi, sempre validi e desiderabili, ma soprattutto per cercare di evidenziare quanto, come e se il trattamento con anti radicali liberi sia in grado di rallentare, se non arrestare, l'evoluzione della malattia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/2683
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