Obiettivo. La malnutrizione rappresenta certamente un importante fattore di rischio in grado di influenzare sfavorevolmente la prognosi dei pazienti affetti da patologia neurologica. I principali meccanismi causa di alterazione dello stato nutrizionale sono caratterizzati dal ridotto apporto calorico/proteico legato alle disfunzioni motorie e/o cognitive, dallo stato di ipercatabolismo legato alla concomitante presenza di processi infettivi, dalle alterazioni della motilità gastrointestinale. Metodi. Dal gennaio al dicembre 1999 sono stati trattati 14 pazienti affetti da patologia neurologica cronica. Di questi 10 affetti da stroke e 4 da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Dopo valutazione dello stato nutrizionale i pazienti sono stati sottoposti a Nutrizione Enterale (NE) con posizionamento di sondino naso-digiunale (SND) o sonda di Bengmark (SB). Tutti i pazienti sono stati monitorizzati dal punto di vista sierologico (glicemia, azotemia, creatininemia, elettroliti ematici, eventuale glicosuria, GOT e GPT). È stata utilizzata una dieta enterale polimerica completa infusa per pompa. I soggetti normonutriti (7/14 pz.) hanno ricevuto un apporto nutrizionale di 30 kcal/kg/die, quelli malnutriti (6 malnutrizione lieve; 1 malnutrizione moderata) un apporto di 35-40 kcal/kg/die. Risultati. L'apporto calorico completo è stato raggiunto in III-IV giornata d'infusione. In entrambi i gruppi la somministrazione durante la degenza ospedaliera è stata eseguita in infusione continua. Per i pazienti che hanno proseguito il trattamento a domicilio (3/14 pz.) si è adottata una nutrizione ciclica limitata alle ore notturne. Nei pazienti con stroke il ripristino del peso ideale/abituale si è ottenuto entro 1 mese. Entro la VL giornata, in considerazione del recupero della capacità deglutitoria, i pazienti sono stati avviati alla alimentazione orale. Nelle pazienti affette da SLA il miglioramento dei parametri nutrizionali si è osservato entro il primo mese ed il completo ripristino si è avuto entro il secondo/terzo mese di trattamento. Conclusioni. In base della nostra esperienza la nutrizione enterale rappresenta una valida possibilità di trattamento nutrizionale nei pazienti affetti da patologia neurologica cronica

Enteral nutrition in patients with chronic neurological diseases

LUCA, Salvatore;
2000-01-01

Abstract

Obiettivo. La malnutrizione rappresenta certamente un importante fattore di rischio in grado di influenzare sfavorevolmente la prognosi dei pazienti affetti da patologia neurologica. I principali meccanismi causa di alterazione dello stato nutrizionale sono caratterizzati dal ridotto apporto calorico/proteico legato alle disfunzioni motorie e/o cognitive, dallo stato di ipercatabolismo legato alla concomitante presenza di processi infettivi, dalle alterazioni della motilità gastrointestinale. Metodi. Dal gennaio al dicembre 1999 sono stati trattati 14 pazienti affetti da patologia neurologica cronica. Di questi 10 affetti da stroke e 4 da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Dopo valutazione dello stato nutrizionale i pazienti sono stati sottoposti a Nutrizione Enterale (NE) con posizionamento di sondino naso-digiunale (SND) o sonda di Bengmark (SB). Tutti i pazienti sono stati monitorizzati dal punto di vista sierologico (glicemia, azotemia, creatininemia, elettroliti ematici, eventuale glicosuria, GOT e GPT). È stata utilizzata una dieta enterale polimerica completa infusa per pompa. I soggetti normonutriti (7/14 pz.) hanno ricevuto un apporto nutrizionale di 30 kcal/kg/die, quelli malnutriti (6 malnutrizione lieve; 1 malnutrizione moderata) un apporto di 35-40 kcal/kg/die. Risultati. L'apporto calorico completo è stato raggiunto in III-IV giornata d'infusione. In entrambi i gruppi la somministrazione durante la degenza ospedaliera è stata eseguita in infusione continua. Per i pazienti che hanno proseguito il trattamento a domicilio (3/14 pz.) si è adottata una nutrizione ciclica limitata alle ore notturne. Nei pazienti con stroke il ripristino del peso ideale/abituale si è ottenuto entro 1 mese. Entro la VL giornata, in considerazione del recupero della capacità deglutitoria, i pazienti sono stati avviati alla alimentazione orale. Nelle pazienti affette da SLA il miglioramento dei parametri nutrizionali si è osservato entro il primo mese ed il completo ripristino si è avuto entro il secondo/terzo mese di trattamento. Conclusioni. In base della nostra esperienza la nutrizione enterale rappresenta una valida possibilità di trattamento nutrizionale nei pazienti affetti da patologia neurologica cronica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/2700
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