Lavori poveri per giovani istruiti. La costruzione microsociale del mercato fluido

The article analyses the processes of flexibilisation of the Southern youth labor market in the 1990s, looking particularly at the occupational entry runs of the young people with a secondary educational level. The improvement of their position on the labor market has been ascribed to the institutional and macro economical factors structuring the interlacement between new job opportunities and more serious risks of precariousness and professional downgrading in the contemporary reality, but it has also been interpreted in the light of the micro social dynamics differentiating the individual careers. Using biographical interviews, we have analyzed the occupational entry runs of three groups of young people with a secondary educational level of Catania area, that, through the experience of the atypical job, came to the occupational stability, developing downgraded functions as regard to their educational level. The analysis has highlighted the complexity of the adjustment mechanisms between youth labor demand and supply which develops through various systems of interaction. These systems of interaction extend from the market to the labor places, involve the social integration of the new generations and ask more collective responsibility in order to oppose the risks of old and new forms of inequality that penalize various categories of young people along these many dimensions.

Il saggio analizza i processi di “fluidificazione” del mercato del lavoro giovanile meridionale negli anni novanta, guardando in particolar modo ai percorsi di inserimento occupazionale dei giovani diplomati. Il miglioramento della loro posizione sul mercato del lavoro è stato imputato ai fattori istituzionali e macroeconomici che strutturano l’intreccio fra nuove opportunità occupazionali e più gravi rischi di precarietà e declassamento professionale nella realtà contemporanea, ma è stato altresì interpretato alla luce delle dinamiche microsociali che differenziano il corso delle carriere individuali. L’analisi delle interviste biografiche a tre gruppi di giovani diplomati catanesi, che attraverso l’esperienza del lavoro atipico sono approdati alla stabilità dell’impiego, svolgendo mansioni poco qualificate, non congruenti col loro titolo di studio, ha messo in luce la complessità dei meccanismi di aggiustamento fra domanda e offerta di lavoro giovanile che si sviluppano attraverso molteplici sistemi di interazione. Questi si estendono dal mercato ai luoghi di lavoro, fino a riguardare le modalità stesse dell’integrazione sociale delle nuove generazioni, reclamando un’assunzione ampia di responsabilità collettive per contrastare i rischi di vecchie e nuove forme di disuguaglianza che penalizzano diverse categorie di giovani lungo queste molteplici dimensioni.