Right after the Country unification, Italy wants to establish new rules for the modernization of farming system, thus moving towards new credit tools for financing agricultural transactions, such as loans, notes, bills of exchange and banker's acceptances. The politics established until the advent of Fascism and in the early Republican period, are marked by several legislative actions in support to setting up dedicated offices for managing farming credit within major Italian banks, fostering volunteer, and later on mandatory, farmers association for claiming of land ownership and consequently launching, especially in malarial areas, land reclamation. The achievement of these objectives turns out to be prevented by the inadequacy of the land reform and the opposition of landowners (latifondisti). Sicily’s landscape retains traces of reforms failure, especially in the remainders of the 37 villages founded by the “Ente di colonizzazione del latifondo siciliano” during the Fascist period.

Fin dai primi anni dopo l'unificazione, l'Italia avverte la necessità di promuovere nuove politiche per la modernizzazione dell’agricoltura. Le politiche che seguono fino all'avvento del Fascismo e, poi, nel periodo repubblicano, sono segnate da un'azione legislativa frequente volta all'istituzione di sezioni speciali di credito agrario nelle principali banche del paese, alla costituzione di consorzi, prima volontari, quindi obbligatori, per facilitare la bonifica, soprattutto nelle zone malariche, e alla diffusione della proprietà tra i contadini. L'inadeguatezza delle riforme e la resistenza dei proprietari terrieri impediscono il raggiungimento degli obiettivi. Il paesaggio agricolo della Sicilia conserva tracce del fallimento delle riforme, soprattutto nei resti dei 37 villaggi fondati dall’“Ente di colonizzazione del latifondo siciliano” durante il periodo fascista.

«Una remota e dolorosa eredità». Credito agrario, colonizzazione, bonifica nella Sicilia postunitaria

SPECIALE, Giuseppe
2013-01-01

Abstract

Right after the Country unification, Italy wants to establish new rules for the modernization of farming system, thus moving towards new credit tools for financing agricultural transactions, such as loans, notes, bills of exchange and banker's acceptances. The politics established until the advent of Fascism and in the early Republican period, are marked by several legislative actions in support to setting up dedicated offices for managing farming credit within major Italian banks, fostering volunteer, and later on mandatory, farmers association for claiming of land ownership and consequently launching, especially in malarial areas, land reclamation. The achievement of these objectives turns out to be prevented by the inadequacy of the land reform and the opposition of landowners (latifondisti). Sicily’s landscape retains traces of reforms failure, especially in the remainders of the 37 villages founded by the “Ente di colonizzazione del latifondo siciliano” during the Fascist period.
2013
Fin dai primi anni dopo l'unificazione, l'Italia avverte la necessità di promuovere nuove politiche per la modernizzazione dell’agricoltura. Le politiche che seguono fino all'avvento del Fascismo e, poi, nel periodo repubblicano, sono segnate da un'azione legislativa frequente volta all'istituzione di sezioni speciali di credito agrario nelle principali banche del paese, alla costituzione di consorzi, prima volontari, quindi obbligatori, per facilitare la bonifica, soprattutto nelle zone malariche, e alla diffusione della proprietà tra i contadini. L'inadeguatezza delle riforme e la resistenza dei proprietari terrieri impediscono il raggiungimento degli obiettivi. Il paesaggio agricolo della Sicilia conserva tracce del fallimento delle riforme, soprattutto nei resti dei 37 villaggi fondati dall’“Ente di colonizzazione del latifondo siciliano” durante il periodo fascista.
Sicilia; Modernizzazione; Riforma agraria
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