The objective of this proposal is twofold: 1) identify the most significant differences between pairs of conduct books written by the same author, where one is addressed to a male public and the other to a female public. We will, in particular, analyse the set of prescriptions and proscriptions pertaining to communicative behaviour, physical and psychological traits that are gender dependent. The aim is to reconstruct the female profile which is posited as a model for emulation in post-unification (Costantino Rodella) and post-war (Francesca Fiorentina) conduct books; 2) compare the norms proposed by conduct books with etiquette books that propose a moderate feminism between 1880 and 1920 (Anna Vertua Gentile, Jolanda – pseud. marchioness Maria Pia Plattis-Majocchi). Written mainly by bourgeois women for bourgeois women, etiquette books provide the lady, who is the main representative of the status symbols that go with to the socio-economic position of her husband, with a new social visibility. The chapters dedicated to the signorina ‘young lady’ show marked changes: the latter acquires more freedom and rights, in the fields of education and social relationships.

Il contributo ha un duplice obiettivo: 1) individuare le differenze più significative tra galatei scritti dallo stesso autore ma rivolti uno a un pubblico maschile, l’altro a quello femminile. Si analizzerà in particolare l’insieme di prescrizioni e divieti riguardanti il comportamento comunicativo e i tratti fisici e caratteriali attribuiti alle figure di sesso diverso. Lo scopo è ricostruire il profilo di donna proposto come modello da emulare in alcuni galatei postunitari (Costantino Rodella) e del primo dopoguerra (Francesca Fiorentina), confrontandolo con quello maschile; 2) paragonare la codificazione dei galatei con libri di etichetta che propongono un cauto emancipazionismo tra 1880 e 1920 (Anna Vertua Gentile, Jolanda – pseud. marchesa Maria Pia Plattis-Majocchi). Scritti prevalentemente da scrittrici borghesi per lettrici borghesi, essi danno alla signora, cui è delegata la cura degli status symbol appartenenti alla posizione socio-economica del marito, una nuova visibilità sociale. È nei capitoli dedicati alla signorina che i libri di etichetta registrano i cambiamenti più marcati: quest’ultima acquisisce più liberi diritti comportamentali, sia nel campo dell’educazione, sia nel campo dei suoi rapporti sociali.

Fanciulle, giovinette, signorine... L’educazione al femminile nei galatei e libri di etichetta italiani del lungo Ottocento

ALFONZETTI, Giovanna Marina;
In corso di stampa

Abstract

The objective of this proposal is twofold: 1) identify the most significant differences between pairs of conduct books written by the same author, where one is addressed to a male public and the other to a female public. We will, in particular, analyse the set of prescriptions and proscriptions pertaining to communicative behaviour, physical and psychological traits that are gender dependent. The aim is to reconstruct the female profile which is posited as a model for emulation in post-unification (Costantino Rodella) and post-war (Francesca Fiorentina) conduct books; 2) compare the norms proposed by conduct books with etiquette books that propose a moderate feminism between 1880 and 1920 (Anna Vertua Gentile, Jolanda – pseud. marchioness Maria Pia Plattis-Majocchi). Written mainly by bourgeois women for bourgeois women, etiquette books provide the lady, who is the main representative of the status symbols that go with to the socio-economic position of her husband, with a new social visibility. The chapters dedicated to the signorina ‘young lady’ show marked changes: the latter acquires more freedom and rights, in the fields of education and social relationships.
In corso di stampa
Il contributo ha un duplice obiettivo: 1) individuare le differenze più significative tra galatei scritti dallo stesso autore ma rivolti uno a un pubblico maschile, l’altro a quello femminile. Si analizzerà in particolare l’insieme di prescrizioni e divieti riguardanti il comportamento comunicativo e i tratti fisici e caratteriali attribuiti alle figure di sesso diverso. Lo scopo è ricostruire il profilo di donna proposto come modello da emulare in alcuni galatei postunitari (Costantino Rodella) e del primo dopoguerra (Francesca Fiorentina), confrontandolo con quello maschile; 2) paragonare la codificazione dei galatei con libri di etichetta che propongono un cauto emancipazionismo tra 1880 e 1920 (Anna Vertua Gentile, Jolanda – pseud. marchesa Maria Pia Plattis-Majocchi). Scritti prevalentemente da scrittrici borghesi per lettrici borghesi, essi danno alla signora, cui è delegata la cura degli status symbol appartenenti alla posizione socio-economica del marito, una nuova visibilità sociale. È nei capitoli dedicati alla signorina che i libri di etichetta registrano i cambiamenti più marcati: quest’ultima acquisisce più liberi diritti comportamentali, sia nel campo dell’educazione, sia nel campo dei suoi rapporti sociali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/29242
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