La “regionalizzazione dell’Ue” costituisce l’oggetto del presente articolo, che prende l’avvio con la trattazione sintetica tanto del ruolo riconosciuto alle regioni nei trattati istitutivi e delle valutazione a quel tempo compiute in proposito, quanto dei processi di ulteriore integrazione e di regionalizzazione. Esso prosegue indicando i motivi dell’opportunità di inglobare la rappresentanza territoriale regionale nell’iter di definizione e di adozione delle politiche europee e concentrandosi sui cambiamenti in tal senso già realizzati. In particolare, si individuano i molteplici limiti che inficiano la validità degli “strumenti” che l’Ue mette a disposizione delle regioni per la loro partecipazione. Infine è analizzato il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa, allo scopo di accertare se esso rappresenti una svolta nell’attegiamento europeo verso le regioni.
L’Ue e la rappresentanza territoriale regionale
IURATO, GIOVANNA MARIA GRAZIA
2006-01-01
Abstract
La “regionalizzazione dell’Ue” costituisce l’oggetto del presente articolo, che prende l’avvio con la trattazione sintetica tanto del ruolo riconosciuto alle regioni nei trattati istitutivi e delle valutazione a quel tempo compiute in proposito, quanto dei processi di ulteriore integrazione e di regionalizzazione. Esso prosegue indicando i motivi dell’opportunità di inglobare la rappresentanza territoriale regionale nell’iter di definizione e di adozione delle politiche europee e concentrandosi sui cambiamenti in tal senso già realizzati. In particolare, si individuano i molteplici limiti che inficiano la validità degli “strumenti” che l’Ue mette a disposizione delle regioni per la loro partecipazione. Infine è analizzato il Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa, allo scopo di accertare se esso rappresenti una svolta nell’attegiamento europeo verso le regioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.