The article focuses on the provisions about Bank Governance in the “Fourth Capital Requirements Directive” (CRD IV – Directive 2013/36/EU), in the “EBA Guidelines on Internal Governance” and in the italian regulation (Supervisory Regulation of Banca d’Italia, issued in 2014). In the first part we explore the relationship between special regulation of banks and general corporation law, trying to discuss how the specialness of banking structure, business and regulation interacts with governance items; and at the same time to understand if some rules are able to be considered as a standard or as a best practice for general corporation law. The second part the article criticizes some mandatory solutions, i.e. the so called “diversity” about bank boards’ composition (that we consider unfit to improve administration and to avoid excessive risk taking behaviours), and the enhanced members liability (trying to explain that special regulation is not able to compromise the so called “business judgement rule” and the principle of directors’ personal liability). We also appreciate some rules, i.e. the separation of chariman and CEO, and some provisions about dualistic system, in order to fix a more certain distibution of respective tasks of each figure within corporate structure. In this context, we highlight the need of harmonising banking regulation, for the purpose of a better supervision from banking authorities.

L’articolo affronta il tema della governance bancaria, prendendo in considerazione le principali scelte normative effettuate dalla CRD IV, dalle Guidelines EBA e dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia. Obiettivo principale del lavoro è quello di operare un confronto tra le regole speciali delle banche ed il diritto societario generale, al fine di verificare se e quali norme siano espressione di logiche settoriali del tutto autonome e non invece di tendenze generali dell’ordinamento. All’interno di tale riflessione viene affrontato anche il profilo della rilevanza societaria da attribuire alla normativa di vigilanza, anche in ordine alla tipologia di rimedi esperibili contro le violazioni della disciplina. La seconda parte del saggio è dedicata ad una valutazione di merito delle soluzioni normative più interessanti ed almeno potenzialmente distoniche rispetto al diritto societario generale: la c.d. diversity nella composizione dell’organo di supervisione strategica, il ruolo degli amministratori non esecutivi, l’assetto duale di vertice, i vincoli nella conformazione del sistema dualistico. Dalla complessiva analisi del quadro normativo emerge un disegno eterogeneo ed articolato, in cui convivono soluzioni dettate da istanze tipiche dell’attività bancaria e talora strettamente collegate al sistema di vigilanza; e soluzioni che corrispondono invece a linee di evoluzione rinvenibili nel diritto societario generale, ulteriormente affinate e rafforzate per la particolare rilevanza dei profili organizzativi nel sistema bancario.

Regole di governo societario e assetti statutari delle banche tra diritto speciale e diritto generale

MIRONE, Aurelio
2017-01-01

Abstract

L’articolo affronta il tema della governance bancaria, prendendo in considerazione le principali scelte normative effettuate dalla CRD IV, dalle Guidelines EBA e dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia. Obiettivo principale del lavoro è quello di operare un confronto tra le regole speciali delle banche ed il diritto societario generale, al fine di verificare se e quali norme siano espressione di logiche settoriali del tutto autonome e non invece di tendenze generali dell’ordinamento. All’interno di tale riflessione viene affrontato anche il profilo della rilevanza societaria da attribuire alla normativa di vigilanza, anche in ordine alla tipologia di rimedi esperibili contro le violazioni della disciplina. La seconda parte del saggio è dedicata ad una valutazione di merito delle soluzioni normative più interessanti ed almeno potenzialmente distoniche rispetto al diritto societario generale: la c.d. diversity nella composizione dell’organo di supervisione strategica, il ruolo degli amministratori non esecutivi, l’assetto duale di vertice, i vincoli nella conformazione del sistema dualistico. Dalla complessiva analisi del quadro normativo emerge un disegno eterogeneo ed articolato, in cui convivono soluzioni dettate da istanze tipiche dell’attività bancaria e talora strettamente collegate al sistema di vigilanza; e soluzioni che corrispondono invece a linee di evoluzione rinvenibili nel diritto societario generale, ulteriormente affinate e rafforzate per la particolare rilevanza dei profili organizzativi nel sistema bancario.
2017
The article focuses on the provisions about Bank Governance in the “Fourth Capital Requirements Directive” (CRD IV – Directive 2013/36/EU), in the “EBA Guidelines on Internal Governance” and in the italian regulation (Supervisory Regulation of Banca d’Italia, issued in 2014). In the first part we explore the relationship between special regulation of banks and general corporation law, trying to discuss how the specialness of banking structure, business and regulation interacts with governance items; and at the same time to understand if some rules are able to be considered as a standard or as a best practice for general corporation law. The second part the article criticizes some mandatory solutions, i.e. the so called “diversity” about bank boards’ composition (that we consider unfit to improve administration and to avoid excessive risk taking behaviours), and the enhanced members liability (trying to explain that special regulation is not able to compromise the so called “business judgement rule” and the principle of directors’ personal liability). We also appreciate some rules, i.e. the separation of chariman and CEO, and some provisions about dualistic system, in order to fix a more certain distibution of respective tasks of each figure within corporate structure. In this context, we highlight the need of harmonising banking regulation, for the purpose of a better supervision from banking authorities.
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