Il saggio è frutto di una ricerca archivistica condotta presso l’Archivio di Stato di Catania e l’Archivio Centrale dello Stato. Il rinvenimento del rapporto del 1882 della “Commissione sull’ex Monastero e Chiesa dei PP.Benedettini”, nonché l’esame dei documenti riguardanti la destinazione d’uso degli spazi e le modifiche fatte a partire dagli anni ’70 dell’800, che vede su posizioni contrapposte l’amministrazione comunale di Catania e Carmelo Sciuto Patti, ispettore degli scavi e dei monumenti, costituiscono la prima parte del lavoro. La seconda parte, suddivisa in due paragrafi, è anch’essa frutto di una ricerca archivistica e attiene alle “trasformazioni e cessioni dell’ex monastero e del suo giardino”. Nel primo paragrafo si affronta la vicenda relativa alla costruzione e all’attività dell’Osservatorio astronomico ad opera di Pietro Tacchini e Annibale Riccò, nel secondo la costruzione di un edificio universitario per la Facoltà di Medicina. L’analisi della documentazione rinvenuta ha permesso di ricostruire alcune vicende relative alle trasformazioni del complesso benedettino, di evidenziare i limiti della legislazione unitaria sui beni culturali e la debolezza dei nuovi apparati preposti alla tutela del patrimonio storico monumentale che devono fare ricorso, ancora alla fine dell’800, alle norme preunitarie borboniche. A tale riguardo, si presenta di particolare utilità la documentazione fornita in appendice sulla “Deputazione delle Antichità di Catania nella prima metà dell’Ottocento”.

Alcuni documenti inediti sul monastero di San Nicolò l'Arena di Catania nella seconda metà dell'Ottocento

CALABRESE, GAETANO SEVERINO
2005-01-01

Abstract

Il saggio è frutto di una ricerca archivistica condotta presso l’Archivio di Stato di Catania e l’Archivio Centrale dello Stato. Il rinvenimento del rapporto del 1882 della “Commissione sull’ex Monastero e Chiesa dei PP.Benedettini”, nonché l’esame dei documenti riguardanti la destinazione d’uso degli spazi e le modifiche fatte a partire dagli anni ’70 dell’800, che vede su posizioni contrapposte l’amministrazione comunale di Catania e Carmelo Sciuto Patti, ispettore degli scavi e dei monumenti, costituiscono la prima parte del lavoro. La seconda parte, suddivisa in due paragrafi, è anch’essa frutto di una ricerca archivistica e attiene alle “trasformazioni e cessioni dell’ex monastero e del suo giardino”. Nel primo paragrafo si affronta la vicenda relativa alla costruzione e all’attività dell’Osservatorio astronomico ad opera di Pietro Tacchini e Annibale Riccò, nel secondo la costruzione di un edificio universitario per la Facoltà di Medicina. L’analisi della documentazione rinvenuta ha permesso di ricostruire alcune vicende relative alle trasformazioni del complesso benedettino, di evidenziare i limiti della legislazione unitaria sui beni culturali e la debolezza dei nuovi apparati preposti alla tutela del patrimonio storico monumentale che devono fare ricorso, ancora alla fine dell’800, alle norme preunitarie borboniche. A tale riguardo, si presenta di particolare utilità la documentazione fornita in appendice sulla “Deputazione delle Antichità di Catania nella prima metà dell’Ottocento”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/31066
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