La ricaduta impositiva e catastale della natura abituale o occasionale dell’attività dei “bed and breakfast”

La sentenza della Corte di cassazione n. 16972 del 2015 sembra qualificare l’attività dei “bed and breakfast” come occasionale e saltuaria. A ben vedere, applicando i comuni canoni interpretativi, si trat-ta di attività abituali che, come tali, sono soggette alla disciplina fiscale delle attività imprenditoriali. In particolare, la stessa Suprema Corte ammette che la tassazione ai fini dei tributi sui rifiuti può essere superiore a quella di un’utenza residenziale a causa dell’attività svolta, ma inferiore a quella degli alberghi. Trattandosi di immobili utilizzati anche come abitazione del titolare dell’attività, non sembra invece corretto attribuire la categoria D/2, fermo restando che, nel qualificare l’attività e individuare il relativo regime impositivo, si può prescindere, salvo diversa previsione di legge, dalla categoria catastale attribuita.