Per infarto intestinale si intende la necrosi di un tratto piùr o meno esteso di intestino, provocata da una improwisa insufficienza vascolare nel distretto mesenterico. L'incidenza dell'infarto intestinale è stimata attorno all'l'2o/o delle urgenze chirurgiche addominali e la mortalità, anche nelle casistiche piùt recenti, è tuttora certamente elevata: 6Ù-900/o, nonostante i progressi ottenuti in campo chirurgico ed anestesiologico. L'etiopatogenesi può essere ricondotta ad una ostruzione arteriosa,venosa, o funzionale del distretto mesenrerico. Il decorso clinico assai vario e complesso e la prognosi spesso infausta comportano notevoli difficqhà diagnostiche che ne condizionano il tempestivo riconoscimento. L'obiettivo da raggiungere nei pazienti con infarto intestinale è quello di una diagnosi e tramamenro precoci, prima cioè che si siano instaurare lesioni irreversibili. I principali fattori che determinano un ritardo diagnostico sono i seguenti: - la diagnosi clinica non è sempre agevole, a causa della varietà dei fattori etiologici e della aspecificità della sintomatologia; - l'iter diagnostico non è standardizzabile; - la strategia terapeutica è estremamente variabile in funzione della sede, estensione e gravità delle lesioni.
Titolo: | Infarto intestinale: strategie chirurgiche e terapia intensiva perioperatoria |
Autori interni: | |
Data di pubblicazione: | 2003 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/3502 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |