La storia moderna e contemporanea è costellata di movimenti e partiti politici, che, facendo proprie rivendicazioni di gruppi, in vario modo connotati sotto il profilo etnico, linguistico e religioso, si fanno portatori di istanze di maggiore autonomia, fino all’estremo di invocare la separazione dall’ordinamento nazionale in cui è insediata la comunità di riferimento. Lo scritto, pertanto, attraverso un’analisi diacronica ed il riferimento all’esperienza comparata, si propone di chiarire se siano conciliabili a livello teorico i termini di quello, che – prima facie dal punto di vista giuridico – potrebbe apparire un ossimoro, allorché si riflette sulla possibilità di riportare la secessione, quale fatto evocativo di una divisione, all’idea della Costituzione, intesa come tavola comune dei valori e dei principi fondamentali di una collettività sociale organizzata in Stato. Ci si propone, in tal modo, di dare risposta all’interrogativo di fondo circa i limiti e le condizioni in cui tale evento possa venir considerato costituzionalmente legittimo
Titolo: | Costituzione e secessione. Profili di teoria generale e di diritto comparato |
Autori interni: | CIANCIO, Adriana (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/358454 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |
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